A Verona, dal 26 al 29 novembre 2025, torna Job&Orienta, il salone nazionale dedicato all’orientamento, alla scuola, alla formazione e al lavoro. Giunto alla sua trentacinquesima edizione, l’evento continua a essere un punto di riferimento per studenti, docenti, professionisti e aziende, offrendo uno spazio di confronto tra mondo educativo e sistema produttivo. Quest’anno il tema scelto guarda dritto al cuore delle trasformazioni contemporanee: “Tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale: competenze per il futuro.” Un titolo che sintetizza la sfida più urgente del presente: imparare a valorizzare le capacità umane in un mondo dove le tecnologie digitali, e in particolare l’intelligenza artificiale, stanno ridisegnando ruoli, professioni e modelli di apprendimento.
Tra gli appuntamenti in programma giovedì 27 novembre, segnaliamo due incontri particolarmente rilevanti per studenti, famiglie, insegnanti e operatori scolastici, a cura di Alpha Test. Alle ore 11, nella Sala Bach, l’evento “M A P P E – L’orientamento è un viaggio” propone un dialogo coinvolgente sull’orientamento post diploma come percorso personale da costruire consapevolmente. L’incontro, pensato in particolare per studenti del terzo e quarto anno, è moderato da Mauro Colla e vede la partecipazione di Lucio Zanca, orientatore e autore, che guiderà i ragazzi tra “mete, imprevisti e compagni di strada”, con spazio finale dedicato alle domande del pubblico.
A seguire, alle ore 13.30 nella Sala Donizetti, l’evento “Semestre filtro di Medicina – Capire, scegliere, partire” si concentra su uno dei temi più attuali per chi sogna una carriera in ambito medico. In 45 minuti, Roberta Romano e Beatrice Longarzo offriranno una panoramica chiara e concreta sulla nuova modalità di selezione per Medicina: che cos’è il semestre filtro, come funziona, quali strumenti offre per la preparazione e che impatto può avere sulle scelte degli studenti. Un incontro utile e informativo, rivolto in particolare a chi frequenta il penultimo o l’ultimo anno delle superiori.
Il dialogo tra umano e digitale
Job&Orienta 2025 vuole mettere in evidenza un concetto semplice ma decisivo: mentre l’intelligenza artificiale accelera e automatizza, il valore umano rimane insostituibile. L’intelligenza naturale — quella fatta di empatia, creatività, sensibilità, pensiero critico e intuizione — resta la chiave per orientarsi in un futuro complesso, dove la conoscenza tecnica da sola non basta più. La fiera offrirà un percorso di riflessione su come educazione, scuola e formazione possano adattarsi a questa nuova realtà. Al centro del dibattito ci saranno le competenze trasversali, la capacità di usare la tecnologia in modo consapevole e la necessità di costruire percorsi formativi che insegnino non solo a lavorare, ma anche a pensare, interpretare e collaborare.
Una manifestazione in crescita
L’edizione 2025 si annuncia come una delle più grandi di sempre. I padiglioni della Fiera di Verona ospiteranno oltre 400 realtà espositive tra istituzioni, enti di formazione, università, associazioni, imprese e startup. Le due sezioni principali — Istruzione ed Educazione da un lato e Università, Formazione e Lavoro dall’altro — accoglieranno una varietà di percorsi pensati per rispondere alle esigenze di studenti, giovani professionisti, insegnanti e orientatori. L’evento sarà articolato in diverse aree tematiche, dedicate all’innovazione didattica, all’apprendimento delle lingue, alla mobilità internazionale, alle professioni tecniche, al turismo e alle nuove filiere produttive. Come nelle edizioni precedenti, il programma includerà convegni, workshop e laboratori esperienziali, ma con un’attenzione crescente alla dimensione digitale e all’interazione tra partecipanti.
Le novità del 2025 di Job&Orienta
Una delle principali novità sarà la modalità ibrida dell’evento: accanto alla partecipazione in presenza, verranno proposte attività online e spazi virtuali di incontro tra studenti, scuole e aziende. Questo permetterà di ampliare la platea dei partecipanti, rendendo l’esperienza accessibile anche a chi non può recarsi fisicamente a Verona. Particolare rilievo verrà dato ai temi dell’intelligenza artificiale applicata alla formazione e alla selezione del personale. Saranno esplorati nuovi strumenti per l’orientamento digitale, modelli di apprendimento basati sui dati e percorsi di aggiornamento sulle professioni emergenti. Tuttavia, il messaggio centrale rimane quello dell’equilibrio: la tecnologia è utile se rimane al servizio delle persone, non viceversa. L’edizione 2025 vedrà inoltre un rafforzamento della collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le associazioni di categoria, per consolidare il ruolo di Job&Orienta come laboratorio nazionale sulle politiche giovanili e sul futuro del lavoro.
A chi si rivolge Job&Orienta
Job&Orienta non è una semplice fiera espositiva, ma un ecosistema dove scuola, formazione, università e impresa si incontrano per costruire connessioni reali. Per gli studenti rappresenta un’occasione per esplorare in modo concreto le possibilità future: conoscere i percorsi di studio post-diploma, scoprire le professioni emergenti, capire come le proprie passioni possano tradursi in competenze. Molti partecipano per individuare il corso universitario o l’istituto tecnico più adatto, ma anche per orientarsi tra le opportunità di formazione professionale, tirocini e apprendistato.
Per i docenti e i dirigenti scolastici, Job&Orienta è un laboratorio di aggiornamento didattico. I workshop e le esperienze proposte offrono strumenti per innovare la didattica, integrare le competenze digitali e introdurre nuovi modelli di orientamento, oggi sempre più centrati sulle soft skills e sull’inclusione. È uno spazio di confronto tra scuole, che permette di conoscere pratiche virtuose e modelli educativi replicabili.
Le università, le accademie e gli enti di formazione trovano nella fiera un canale diretto per raccontare la propria offerta formativa e dialogare con i potenziali studenti. È anche un’occasione per intercettare i trend del mercato del lavoro e adeguare i corsi alle nuove richieste professionali.
Le aziende partecipano per osservare da vicino le competenze che stanno maturando nei giovani, costruire relazioni con il mondo dell’istruzione e sperimentare strategie di employer branding. In un contesto in cui il reclutamento giovanile richiede nuovi linguaggi e strumenti digitali, l’incontro diretto con i ragazzi diventa un momento prezioso di ascolto e scambio.
Infine, per le istituzioni e le regioni, Job&Orienta rappresenta un osservatorio privilegiato per monitorare l’evoluzione dei sistemi formativi, le transizioni scuola-lavoro e l’efficacia delle politiche giovanili. È uno spazio in cui le strategie nazionali trovano traduzione pratica nelle esperienze dei territori.
Nel suo insieme, Job&Orienta si rivolge a chiunque sia coinvolto nel percorso di crescita e inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. In un’epoca segnata dalla transizione digitale, ecologica e culturale, la manifestazione non si limita a fornire strumenti per scegliere una carriera, ma aiuta a costruire una visione di futuro fondata su competenze, responsabilità e consapevolezza personale.
Job&Orienta come laboratorio di futuro
Negli anni, Job&Orienta si è trasformato da fiera dell’orientamento a un vero e proprio laboratorio di futuro. Non è solo un luogo dove le scuole incontrano le aziende, ma un ecosistema in cui si costruiscono connessioni tra educazione, innovazione e cittadinanza. Ogni edizione diventa un osservatorio sulle tendenze emergenti del mercato del lavoro, un banco di prova per nuove metodologie di insegnamento e una piattaforma di dialogo tra istituzioni e territori. Il valore aggiunto della manifestazione è proprio la capacità di unire livelli diversi di competenze: quelle dei giovani che cercano un percorso, degli insegnanti che li accompagnano e delle imprese che sperimentano nuove forme di formazione e selezione.
L’approccio non è più quello del semplice orientamento professionale, ma della co-progettazione del futuro: un processo in cui i ragazzi vengono coinvolti come protagonisti attivi del cambiamento e non come destinatari passivi di offerte formative. In questo senso, Job&Orienta rappresenta una lente attraverso cui osservare la direzione che sta prendendo la società del lavoro in Italia. È qui che si incontrano le esperienze di scuole innovative, imprese socialmente responsabili e università che ripensano la didattica alla luce delle transizioni digitale ed ecologica. È anche un banco di prova per capire quanto il sistema formativo riesca davvero ad ascoltare le aspirazioni delle nuove generazioni, traducendole in percorsi sostenibili e realistici.
Il contesto e l’impatto economico-sociale
L’edizione 2025 arriva in un momento particolarmente delicato per il mercato del lavoro giovanile italiano. Nonostante i segnali di ripresa, la disoccupazione tra i 15 e i 29 anni resta superiore alla media europea, e molti ragazzi faticano a trovare un’occupazione coerente con il proprio percorso di studi. Accanto alla disoccupazione, cresce anche il fenomeno dei NEET, i giovani che non studiano e non lavorano, segnale di una difficoltà strutturale nel passaggio tra formazione e occupazione. Job&Orienta si inserisce proprio in questo spazio di transizione, provando a colmare il divario tra sistema educativo e sistema produttivo. La manifestazione agisce come un ponte: mette in contatto scuole, enti di formazione, università e imprese, promuovendo una cultura dell’orientamento continuo e della formazione permanente. In un contesto dove le professioni cambiano rapidamente e la tecnologia ridisegna competenze e ruoli, iniziative come questa offrono un punto di equilibrio tra conoscenza, innovazione e responsabilità sociale. L’impatto economico e culturale della fiera è ormai riconosciuto anche a livello istituzionale. Oltre a favorire la nascita di partnership e progetti formativi, Job&Orienta contribuisce a diffondere un’idea di lavoro fondata su competenze solide e su una visione etica del progresso. In questo senso, la fiera non è soltanto un evento per orientarsi, ma un’infrastruttura sociale che aiuta a costruire fiducia nel futuro, in un’epoca in cui l’incertezza è diventata parte della normalità.







