“Orientare è un privilegio”: dentro il progetto Alpha Orienta per la scuola

Intervista a Mauro Colla, coordinatore del progetto Alpha Orienta per la scuola

di Gabriele Capasso
23 ottobre 2025
1 MIN READ

Da nord a sud, novembre sarà un mese di incontri, dialoghi e ascolto con migliaia di studenti e studentesse: un vero viaggio lungo lo stivale — da Trento a Caltagirone, passando per Verona, Bologna, Milano, Legnano, Pinerolo e Cosenza — per portare nelle scuole un’idea di orientamento diversa.
Non un momento isolato, ma un percorso continuo di scoperta e consapevolezza.

Dietro questo progetto c’è Mauro Colla, coordinatore di Alpha Orienta per la scuola, che ogni anno accompagna oltre 50.000 giovani nella scelta del proprio futuro formativo. Con lui abbiamo parlato di metodo, ascolto e del privilegio di entrare nelle aule per costruire, insieme, una nuova cultura dell’orientamento.

Può raccontarci in cosa consiste la vostra attività con le scuole e qual è l’obiettivo principale del progetto Alpha Orienta?

Da anni collaboriamo con gli istituti superiori di tutta Italia per accompagnare gli studenti nella scelta del percorso universitario e nella preparazione ai test di ammissione. Il progetto Alpha Orienta per la scuola nasce proprio con questa finalità: fornire strumenti concreti, esperienze dirette e momenti di confronto che aiutino i ragazzi a prendere decisioni consapevoli sul proprio futuro accademico e professionale.

Qual è oggi la portata di questa attività a livello nazionale?

I numeri raccontano bene l’impegno e la capillarità del progetto: ogni anno incontriamo oltre 150 realtà tra scuole, Informagiovani e saloni dell’orientamento, raggiungendo circa 50.000 studenti in tutta Italia. È un’attività che portiamo avanti da molti anni, con l’obiettivo di rendere l’orientamento un processo continuo e partecipato, non un semplice momento informativo. Ci muoviamo su tutto il territorio, dalle grandi città ai centri più piccoli, con incontri in presenza e online, adattando linguaggio e contenuti alle esigenze delle diverse fasce di età.

In cosa si distingue il vostro approccio rispetto ad altre iniziative di orientamento?

L’orientamento che proponiamo non si limita a “presentare i corsi universitari”. Mettiamo al centro l’esperienza diretta dello studente: workshop interattivi, test attitudinali, simulazioni dei test di ammissione e lezioni-strategia che insegnano come affrontare le prove in modo consapevole. Il nostro obiettivo è duplice: informare e formare. Vogliamo che ogni studente esca dall’incontro con più chiarezza sulle proprie attitudini, con un metodo di studio più efficace e con la motivazione giusta per affrontare il passo successivo.

Come reagiscono gli studenti e i docenti alle vostre iniziative?

Le scuole apprezzano molto il taglio pratico e concreto dei nostri interventi. Gli studenti, soprattutto del quarto e quinto anno, ci dicono di aver trovato finalmente un orientamento “utile”, che risponde ai loro dubbi reali: come si entra a Medicina, quali sono i nuovi percorsi di accesso, come si affronta un test, cosa cambia tra i vari corsi di laurea. Anche i docenti riconoscono il valore del progetto come supporto alle attività di PCTO e come contributo alla costruzione del curricolo di orientamento previsto dalle linee guida ministeriali.

Da quando sei diventato coordinatore del progetto, quali novità o miglioramenti hai introdotto?

Da quando, nel 2024, ho assunto il ruolo di coordinatore di Alpha Orienta per la scuola, abbiamo sentito la necessità di cambiare registro. Per anni le simulazioni dei test di ammissione sono state – e restano – il nostro marchio di fabbrica, un ottimo biglietto da visita che le scuole apprezzano molto. Ma ci siamo accorti che ridurre l’orientamento a una semplice “prova generale” del test universitario non bastava più. Oggi il nostro lavoro punta a un orientamento a 360 gradi, che comincia già dal terzo anno delle superiori, quando i ragazzi iniziano a porsi le prime domande su chi sono, cosa li appassiona e che direzione vogliono prendere. Abbiamo introdotto moduli nuovi, più riflessivi e partecipativi, che aiutano gli studenti a conoscersi prima ancora di scegliere. E, se devo togliermi un piccolo sassolino dalla scarpa, direi che a volte il nostro lavoro viene ancora visto solo come “preparazione ai test”. In realtà, da anni lavoriamo con le scuole per costruire una vera cultura dell’orientamento, non solo tecnica di selezione.

Incontri tanti studenti e visiti molte scuole: qual è l’aspetto che ti piace di più di questo lavoro?

Prima di tutto, è un privilegio. Io vivo questa opportunità che Alpha Test mi dà come un vero privilegio: poter entrare nelle scuole, incontrare migliaia di studenti ogni anno, ascoltarli, dialogare con loro. Il contatto diretto con gli studenti è qualcosa di magnifico, che restituisce energia e senso a tutto quello che facciamo. Cerco di ricambiare questa fiducia ogni giorno, progettando incontri sempre nuovi, con contenuti pensati per loro, attuali e davvero utili. Ogni volta che uno studente mi dice “mi ha aiutato a chiarirmi le idee” o “non avevo mai pensato a me in quel modo”, capisco che siamo sulla strada giusta.

Se una scuola volesse organizzare un incontro con voi, cosa deve fare?

È davvero semplice. Mi sono dato come obiettivo quello di mantenere un contatto diretto e unico con le scuole, senza passaggi complicati o moduli da compilare. Basta una semplice mail: rispondo personalmente, ascolto le esigenze dell’istituto e insieme definiamo la formula più adatta — dall’incontro orientativo alle simulazioni, fino ai workshop per i ragazzi più giovani. Credo che l’orientamento debba essere accessibile e concreto anche nella sua organizzazione: la collaborazione nasce dal dialogo, e per questo voglio che sia facile iniziare.

SULL'AUTORE
Gabriele Capasso è un giornalista, consulente e produttore di contenuti con una lunga esperienza nel giornalismo digitale. Ha lavorato per quasi vent’anni in Blogo.it, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità: da managing editor dell’area sport a vicedirettore, fino a diventare direttore responsabile dal 2020 al 2025. In questi anni ha coordinato team editoriali, gestito strategie SEO, pianificazione a lungo termine e attività di formazione, con particolare attenzione all’evoluzione del giornalismo online e ai modelli di business.
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