Corsi di laurea: comunicazione o marketing?
Quando si parla di studi in comunicazione e marketing, in Italia le strade principali sono due. La prima è quella della laurea in Scienze della comunicazione (classe L-20): qui si lavora su linguaggi, media, pubblicità, relazioni pubbliche. È un percorso che mescola teoria e pratica, con un occhio sempre attento a come si comunica davvero, oggi. La seconda opzione è la laurea in Economia aziendale (classe L-18), dove spesso trovi un curriculum in marketing. In questo caso ci si concentra di più su dati, strategie aziendali, numeri e analisi.
In pratica: se ti appassiona capire come funzionano i messaggi, come si crea un contenuto efficace, probabilmente ti sentirai più a tuo agio nella prima. Se invece ti interessa di più come vendere un prodotto, studiare il comportamento dei consumatori e fare strategie basate su numeri e ricerche di mercato, la seconda potrebbe fare al caso tuo. E poi ci sono corsi ibridi, che uniscono le due cose.
Alcuni esempi di corsi triennali in Italia:
- “Comunicazione, tecnologie e culture digitali” – Sapienza di Roma
- “Scienze umanistiche per la comunicazione” – Università Statale di Milano
- “Management e marketing” – Università di Bologna
- “Economia e marketing internazionale” – Modena e Reggio Emilia
Molti studenti scelgono di continuare con una laurea magistrale: tra le più scelte ci sono Comunicazione d’impresa, Marketing management, Strategie digitali. Oppure si prosegue con un master di primo livello, spesso pratico e orientato al lavoro. Esistono anche percorsi post-diploma alternativi, come gli ITS in marketing digitale, che formano profili richiesti dal mercato e prevedono tirocini diretti in azienda.
Competenze digitali e soft skill: cosa serve davvero
Oggi chi lavora in comunicazione e marketing deve sapersi muovere nel digitale. Le competenze richieste dalle aziende cambiano velocemente, ma ce ne sono alcune che restano centrali:
- Content strategy e storytelling: saper ideare e gestire contenuti per blog, social, newsletter.
- Digital marketing: conoscenza di SEO, Google Ads, social media advertising.
- Analisi dei dati: interpretare i dati delle campagne, leggere le metriche, usare strumenti come Google Analytics.
- Social media management: pianificare e pubblicare contenuti, gestire community, monitorare le performance.
- Competenze grafiche e UX base: usare Canva o strumenti simili, capire la logica di un sito ben progettato.
Accanto a queste, servono capacità trasversali: scrivere bene, parlare in pubblico, lavorare in gruppo, trovare soluzioni, imparare in fretta. Secondo il rapporto Unioncamere-ANPAL 2023, oltre l’85% delle assunzioni richiede soft skill come flessibilità e comunicazione efficace.
Dove si lavora: sbocchi e settori
Comunicazione e marketing non sono un mestiere unico, ma un insieme di ruoli e ambiti diversi. Alcuni esempi concreti:
- In azienda: come digital marketing specialist, brand manager, CRM specialist.
- In agenzia: come account, copywriter, SEO/SEM specialist, social media manager.
- Nel pubblico o nel non profit: comunicazione istituzionale, fundraising, eventi.
- Nel giornalismo e nei media: redazione online, social media editing, content creation.
- Da freelance: consulente di comunicazione, content creator, strategist.
Secondo AlmaLaurea, il tasso di occupazione per chi esce da questi percorsi è in crescita: si parla di circa il 66% a un anno dalla triennale in comunicazione, con punte oltre l‘80% dopo la magistrale in marketing. Ma conta molto anche l’esperienza sul campo: stage, collaborazioni, progetti personali.
Testimonianze: chi l’ha fatto davvero
Valentina, 24 anni, dopo una triennale in Scienze della comunicazione a Torino ha frequentato un master in digital marketing a Milano: “Avevo paura che fosse troppo teorico, invece abbiamo lavorato su progetti veri per aziende. Oggi lavoro in un’agenzia come social media manager“.
Matteo, 26 anni, ha scelto Economia e Marketing a Bologna: “Mi interessavano le strategie. Non è stato facile all’inizio con la matematica, ma ora lavoro come marketing analyst in una startup e sono contento della scelta. I dati parlano più delle parole, a volte“.
Come orientarsi davvero
Non esiste un solo modo per arrivare alla comunicazione o al marketing. E non esiste un solo modo di viverli. Puoi partire da un liceo classico o da un tecnico economico. Puoi scegliere l’università o un ITS. L’importante è informarsi, confrontarsi, scegliere con consapevolezza. Il portale universitaly.it è un buon punto di partenza per cercare i corsi. E anche test come il questionario di orientamento di Alphatest ti aiutano a capire quale percorso è più vicino ai tuoi interessi.
Il mondo della comunicazione e del marketing ha bisogno di creativi, ma anche di analisti. Di persone che sanno parlare, ma anche ascoltare. E che abbiano voglia di continuare a imparare, perché tutto cambia in fretta. Anche le buone idee.

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