Cosa sono i corsi a numero chiuso
Esistono due grandi categorie:
- Numero chiuso nazionale, deciso dal Ministero (MUR): riguarda Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura, Professioni Sanitarie (come Infermieristica o Fisioterapia) e Scienze della Formazione Primaria.
- Numero chiuso locale, deciso dalle singole università: Psicologia, Design, Scienze Motorie, Biotecnologie, Ingegneria, Economia, Farmacia, ecc. Ogni ateneo stabilisce posti disponibili e test di selezione.
Il numero chiuso nasce per garantire qualità didattica, sicurezza nei laboratori, tirocini ben strutturati. Ma è anche oggetto di critiche, come vedremo.
Le novità 2025: Medicina cambia tutto
Dal 2025, per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria non ci sarà più il test d’ingresso tradizionale. Arriva il semestre filtro:
- Ingresso libero al primo semestre per tutti.
- Esami obbligatori su materie scientifiche di base.
- Graduatoria nazionale in base agli esami: solo chi rientra nei posti disponibili (oltre 21.000 per Medicina) prosegue al secondo semestre.
- Doppia iscrizione a un corso affine: se non si passa, si continua senza perdere l’anno.
L’obiettivo è rendere la selezione più equa e basata sul merito reale, limitando l’influenza dei corsi privati e dello stress da test.
Altri test: date, modalità, strumenti
- Professioni Sanitarie: test unico nazionale, ma organizzato da ogni ateneo. Si svolge a inizio settembre. Le domande riguardano biologia, chimica, logica, cultura generale.
- Architettura: test ARCHED (CISIA), spesso a luglio e settembre. Standardizzato, ma ogni ateneo gestisce le graduatorie.
- Scienze della Formazione Primaria: 80 domande a quiz a settembre. Punteggio minimo: 55/80.
- Altri corsi a numero chiuso locale: test interni o TOLC (test online del consorzio CISIA). Tipi: TOLC-E (Economia), TOLC-I (Ingegneria), TOLC-SU (umanistici), TOLC-PSI (Psicologia), ecc.
Dove trovare informazioni affidabili
- accessoprogrammato.mur.gov.it: decreti, banche dati ufficiali.
- universitaly.it: iscrizioni ai test nazionali.
- cisiaonline.it: calendario TOLC, simulazioni, syllabus.
- I siti delle università: bandi, scadenze, graduatorie locali.
Come prepararsi: strategie concrete
- Studia i programmi ufficiali: li trovi nei bandi o sui siti ministeriali. Parti dai libri di scuola.
- Fai esercitazioni e simulazioni: usa i test degli anni precedenti e i simulatori CISIA.
- Organizza lo studio: almeno 2-3 mesi, alternando teoria e quiz. Allenati con tempo cronometrato.
- Partecipa a simulazioni collettive: molti enti le organizzano tra maggio e luglio.
Come orientarsi: il test misura solo una parte di te
- Non farti condizionare dal prestigio: medicina non è l’unico percorso utile o realizzante.
- Conosci le professioni: informati, fai PCTO, chiedi a chi ci lavora.
- Valuta i tuoi punti di forza: ti piace studiare? Hai buone basi scientifiche? Ti emoziona l’idea di curare, costruire, insegnare?
- Pensa a un piano B: c’è vita oltre il test. Molti percorsi paralleli portano a professioni simili o complementari.
Numero chiuso: giusto o ingiusto?
Le critiche non mancano:
- Favorisce chi può permettersi corsi costosi.
- Genera stress e incertezze.
- Ha spinto molti studenti all’estero.
La riforma del semestre filtro vuole rispondere a questi problemi. Ma la vera sfida è costruire un sistema formativo equo, capace di valorizzare i talenti e rispondere ai bisogni della società.
Conclusioni
L’accesso programmato non è solo un test: è un processo che inizia molto prima e che riguarda il modo in cui guardi a te stesso, ai tuoi desideri, alla tua capacità di scegliere. Prepara bene, ma soprattutto scegli bene. Il test è una porta, non un giudizio.
