Test di ingresso e numero chiuso: come prepararsi e quali strategie adottare

Scegliere un’università a numero chiuso è una sfida impegnativa. Richiede lucidità, motivazione, metodo. Non basta desiderare un corso: serve capire se fa davvero per noi, conoscere le regole d’accesso, saper gestire i tempi e lo stress. In questo articolo, pensato per studenti e studentesse delle scuole superiori, proviamo a fare chiarezza.

di Alpha Orienta
15 maggio 2025
1 MIN READ

Cosa sono i corsi a numero chiuso

Esistono due grandi categorie:

  • Numero chiuso nazionale, deciso dal Ministero (MUR): riguarda Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura, Professioni Sanitarie (come Infermieristica o Fisioterapia) e Scienze della Formazione Primaria.
  • Numero chiuso locale, deciso dalle singole università: Psicologia, Design, Scienze Motorie, Biotecnologie, Ingegneria, Economia, Farmacia, ecc. Ogni ateneo stabilisce posti disponibili e test di selezione.

Il numero chiuso nasce per garantire qualità didattica, sicurezza nei laboratori, tirocini ben strutturati. Ma è anche oggetto di critiche, come vedremo.

Le novità 2025: Medicina cambia tutto

Dal 2025, per Medicina, Odontoiatria e Veterinaria non ci sarà più il test d’ingresso tradizionale. Arriva il semestre filtro:

  • Ingresso libero al primo semestre per tutti.
  • Esami obbligatori su materie scientifiche di base.
  • Graduatoria nazionale in base agli esami: solo chi rientra nei posti disponibili (oltre 21.000 per Medicina) prosegue al secondo semestre.
  • Doppia iscrizione a un corso affine: se non si passa, si continua senza perdere l’anno.

L’obiettivo è rendere la selezione più equa e basata sul merito reale, limitando l’influenza dei corsi privati e dello stress da test.

Altri test: date, modalità, strumenti

  • Professioni Sanitarie: test unico nazionale, ma organizzato da ogni ateneo. Si svolge a inizio settembre. Le domande riguardano biologia, chimica, logica, cultura generale.
  • Architettura: test ARCHED (CISIA), spesso a luglio e settembre. Standardizzato, ma ogni ateneo gestisce le graduatorie.
  • Scienze della Formazione Primaria: 80 domande a quiz a settembre. Punteggio minimo: 55/80.
  • Altri corsi a numero chiuso locale: test interni o TOLC (test online del consorzio CISIA). Tipi: TOLC-E (Economia), TOLC-I (Ingegneria), TOLC-SU (umanistici), TOLC-PSI (Psicologia), ecc.

Dove trovare informazioni affidabili

Come prepararsi: strategie concrete

  • Studia i programmi ufficiali: li trovi nei bandi o sui siti ministeriali. Parti dai libri di scuola.
  • Fai esercitazioni e simulazioni: usa i test degli anni precedenti e i simulatori CISIA.
  • Organizza lo studio: almeno 2-3 mesi, alternando teoria e quiz. Allenati con tempo cronometrato.
  • Partecipa a simulazioni collettive: molti enti le organizzano tra maggio e luglio.

Come orientarsi: il test misura solo una parte di te

  • Non farti condizionare dal prestigio: medicina non è l’unico percorso utile o realizzante.
  • Conosci le professioni: informati, fai PCTO, chiedi a chi ci lavora.
  • Valuta i tuoi punti di forza: ti piace studiare? Hai buone basi scientifiche? Ti emoziona l’idea di curare, costruire, insegnare?
  • Pensa a un piano B: c’è vita oltre il test. Molti percorsi paralleli portano a professioni simili o complementari.

Numero chiuso: giusto o ingiusto?

Le critiche non mancano:

  • Favorisce chi può permettersi corsi costosi.
  • Genera stress e incertezze.
  • Ha spinto molti studenti all’estero.

La riforma del semestre filtro vuole rispondere a questi problemi. Ma la vera sfida è costruire un sistema formativo equo, capace di valorizzare i talenti e rispondere ai bisogni della società.

Conclusioni

L’accesso programmato non è solo un test: è un processo che inizia molto prima e che riguarda il modo in cui guardi a te stesso, ai tuoi desideri, alla tua capacità di scegliere. Prepara bene, ma soprattutto scegli bene. Il test è una porta, non un giudizio.

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