Liceo delle Scienze Umane: pedagogia, psicologia e professioni sociali

Scegliere la scuola superiore, lo sappiamo, non è semplice per nessuno. Per i ragazzi è un momento carico di aspettative, paure, possibilità. Per i genitori, spesso, è un equilibrio tra ascoltare i sogni dei figli e cercare di aiutarli a fare una scelta che abbia senso, che li faccia crescere. Non ci sono ricette facili, ma una cosa è certa: serve tempo, confronto, e informazioni che parlino chiaro.

3 giugno 2025
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Tra le tante strade possibili, ce n’è una che negli ultimi anni ha convinto sempre più studenti e studentesse. Si chiama Liceo delle Scienze Umane, ed è un liceo che ha una particolarità: mette al centro le persone. Chi lo sceglie lo fa perché è curioso di capire come funzionano la mente, le emozioni, le relazioni. Perché gli interessa l’educazione, la società, il modo in cui cresciamo e viviamo insieme.

Un liceo fatto per chi guarda le persone

Il Liceo delle Scienze Umane è pensato per chi vuole capire meglio l’essere umano. Dentro e fuori. Si studia come si impara, come si comunica, come si cresce, come si vive in gruppo. Le materie principali sono pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia, ma ci sono anche filosofia, letteratura, storia. È un liceo vero e proprio: richiede studio, impegno, capacità di ragionare. Ma è anche molto legato alla realtà. Aiuta a leggere il presente con strumenti diversi da quelli “classici”, mettendo al centro la persona.

Una storia che viene da lontano

Il nome “Liceo delle Scienze Umane” è arrivato nel 2010, con la riforma Gelmini che ha riorganizzato tutti i licei. Ma le sue radici sono ben più antiche. Questo indirizzo nasce dall’esperienza degli istituti magistrali e dei licei socio-psico-pedagogici, quelli che per decenni hanno formato maestri, educatori, figure legate alla scuola e al sociale. La riforma ne ha aggiornato i contenuti, rendendoli più vicini al mondo universitario e lavorativo di oggi. E ha affiancato al percorso classico anche l’opzione economico-sociale, pensata per chi è più interessato a capire come funzionano le regole, il diritto, l’economia.

E oggi? Oggi è uno degli indirizzi più scelti. Nell’anno scolastico 2025/2026, secondo il Ministero dell’Istruzione, più dell’11% degli studenti italiani che hanno cominciato le superiori ha scelto proprio questo liceo. Circa il 7,5% ha optato per l’indirizzo tradizionale, e il 4,2% per il LES, l’opzione economico-sociale. Significa che ogni anno oltre 50.000 ragazze e ragazzi iniziano questo percorso. Ed è un dato che cresce. Perché sempre più giovani sentono il bisogno di capire le persone, le relazioni, le dinamiche sociali. E cercano una scuola che parli anche di questo.

Due indirizzi, due modi di guardare la società

Questo liceo, come anticipavamo più su, si presenta in due versioni diverse. Entrambe valide, ma con sfumature che contano.

Il percorso tradizionale

Nel liceo tradizionale, il cuore sono le scienze umane in senso stretto: pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia. C’è anche il latino, che aiuta a sviluppare logica e precisione linguistica. È il percorso giusto per chi ha interesse per la relazione educativa, la crescita personale, la mente umana. Spesso lo sceglie chi ha in mente professioni come l’insegnante, lo psicologo, l’educatore.

L’opzione economico-sociale (LES)

C’è poi il LES, il liceo delle scienze umane con opzione economico-sociale. Qui non c’è latino, ma si studiano due lingue straniere per tutto il quinquennio. Le scienze umane restano, ma accanto a loro ci sono diritto ed economia politica. È un indirizzo più orientato alla lettura della società contemporanea, con uno sguardo che tiene insieme giurisprudenza, attualità, istituzioni, fenomeni economici. Adatto a chi ama capire come funzionano le regole della convivenza, le leggi, il mercato.

Due strade diverse, insomma. Né una più facile, né una più utile: semplicemente bisogna capire quale parla meglio al modo in cui uno guarda il mondo.

Cosa si studia davvero

Nel liceo tradizionale, le scienze umane occupano tanto spazio: 4 ore a settimana nel biennio, 5 nel triennio. Si studiano teorie educative, modelli psicologici, dinamiche sociali e culturali. Il latino accompagna il percorso per due o tre ore settimanali. La matematica si fa, ma nel triennio scende a due ore.

Nel LES, invece, le scienze umane ci sono per 3 ore a settimana in tutti e cinque gli anni. A queste si affiancano 3 ore di diritto ed economia. La matematica resta presente per 3 ore anche nel triennio, con elementi di statistica e metodologia della ricerca. E ci sono due lingue straniere, che aiutano a sviluppare una comunicazione più ampia e internazionale.

A tutto questo si aggiungono, in entrambi gli indirizzi, le materie comuni a tutti i licei: italiano, storia, filosofia (dal terzo anno), matematica, scienze, storia dell’arte, educazione fisica.

Chi lo sceglie, e perché

Nel 2025 oltre l’11% degli studenti italiani ha scelto il Liceo delle Scienze Umane. È il secondo liceo più frequentato dopo lo scientifico. Un dato che dice molto: è una scuola che risponde a domande diffuse, che intercetta un bisogno reale di comprendere meglio la persona e la società.

Spesso lo sceglie chi ha una forte curiosità verso l’essere umano: come pensa, come cresce, come si educa. Ma anche chi vuole impegnarsi nel sociale, chi è sensibile alle ingiustizie, chi sente il bisogno di capire il mondo in cui vive. Alcuni lo scelgono con un obiettivo professionale già chiaro (psicologo, insegnante, educatore, assistente sociale). Altri ci arrivano per passione, e poi trovano la loro strada, come si suol dire, “strada facendo”.

Chi sceglie l’opzione economico-sociale spesso è attratto anche da temi di attualità, diritto, cittadinanza, economia. Non ama il latino ma vuole tenere allenata la mente con ragionamenti logici, dati, interpretazioni. È un indirizzo che richiede apertura mentale e voglia di capire il presente.

È una scuola “facile”?

Non esistono licei facili. Il Liceo delle Scienze Umane ha una sua complessità. Le materie teoriche richiedono concentrazione, metodo di studio, capacità di scrittura e analisi critica. “Come in tutti i licei, ci vuole impegno, buona volontà e soprattutto uno studio costante”, racconta Martina, diplomata in scienze umane. Non è meno difficile del classico o dello scientifico, semplicemente è difficile in un altro modo.

È adatto a studenti che amano leggere, ragionare, riflettere. A chi si appassiona discutendo in classe, scrivendo temi, analizzando testi, partecipando a progetti. A chi è interessato all’altro, alle relazioni, alla società. Anche chi ha una buona predisposizione all’ascolto, alla comunicazione, alla cura degli altri, può trovare in questo liceo un terreno fertile.

E dopo il diploma?

Il Liceo delle Scienze Umane dà accesso a tutte le facoltà universitarie. I percorsi più affini, però, sono quelli in:

  • psicologia,

  • scienze dell’educazione e della formazione,

  • servizio sociale,

  • sociologia,

  • filosofia,

  • scienze della comunicazione,

  • giurisprudenza,

  • economia,

  • scienze politiche e relazioni internazionali.

Chi ha frequentato l’indirizzo tradizionale spesso sceglie pedagogia, formazione primaria o psicologia. Chi ha fatto il LES si orienta anche verso economia, diritto, scienze sociali. Ma non ci sono limiti.

Chi decide di non proseguire con l’università può comunque accedere a percorsi professionalizzanti, come corsi per diventare educatore, assistente sociale, operatore socio-sanitario, impiegato nel terzo settore o nei servizi alla persona.

Una studentessa lo riassume così: “Questo liceo è perfetto per chi ama le scienze umane, vuole lavorare con le persone e vuole crescere come cittadino consapevole”.

Testimonianze dal percorso

Molti ragazzi raccontano con entusiasmo la loro esperienza. Chiara, al quarto anno del tradizionale, dice: “Studiare psicologia è stato come aprire una finestra sulla mente umana. Mi ha fatto capire meglio me stessa e gli altri”. Sara, neodiplomata, ha apprezzato molto il PCTO in una scuola dell’infanzia: “Finalmente ho visto sul campo quello che avevamo studiato, ed è stato bellissimo”.

Anche tra gli insegnanti ci sono voci autorevoli. Una docente intervistata dalla rete dei Licei Economico-Sociali ha spiegato: “Il LES non è una scelta di ripiego, ma un’opportunità. Dà strumenti per leggere criticamente la società, formarsi un’opinione, dialogare con il mondo”. Una madre intervistata da Famiglia Cristiana racconta: “Mia figlia non era portata per il latino, ma aveva una grande sensibilità sociale. Nel LES ha trovato il suo posto, e ora vuole fare giurisprudenza”.

Come scegliere bene

Il consiglio più onesto è questo: non scegliere per esclusione, ma per interesse. Non perché “non ti piace la matematica”, ma perché ti piace capire le persone. Non perché “non vuoi fare il classico”, ma perché ti appassiona sapere come funziona la mente o la società.

È importante ascoltare i ragazzi. Farli riflettere sui propri gusti, le proprie inclinazioni. Parlare con i loro professori, visitare le scuole, leggere i piani di studio. Capire cosa cambia davvero tra un indirizzo e l’altro.

Il sito del Ministero (Scuola in Chiaro) e quello di Eduscopio sono ottimi strumenti per confrontare le scuole. Ma niente sostituisce un open day ben fatto, un colloquio con i docenti, o una chiacchierata con chi quella scuola la frequenta.

Una scuola che prepara alla complessità

Il mondo ha bisogno di professionisti che sappiano capire, ascoltare, analizzare, comunicare. Educatori, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, operatori del terzo settore, giuristi, consulenti pubblici. Il Liceo delle Scienze Umane prepara a questo: a entrare nella complessità, a leggere la società, a restare umani.

Chi lo sceglie con consapevolezza spesso ne esce arricchito. Perché, come dice una ex studentessa, “ti forma come persona, non solo come studente”.

🎓 Strumenti per orientarsi meglio

Scegliere il liceo giusto è un passaggio importante, e non sempre semplice. Per questo Alpha Orienta propone incontri e laboratori nelle scuole, pensati per aiutare studenti e famiglie a leggere con più consapevolezza le tante opzioni disponibili. Un modo concreto per trasformare l’orientamento in un vero percorso di crescita.

Per chi vuole approfondire in autonomia, la collana Gli Spilli di Alpha Test offre volumi sintetici e mirati su discipline centrali del Liceo delle Scienze Umane, come psicologia, pedagogia e psicoanalisi. Sono strumenti utili per capire meglio cosa si studia davvero e prepararsi in modo più consapevole.

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