Stage e tirocinio: come funzionano e come trovare le opportunità migliori

Per molti studenti universitari e neolaureati, lo stage è il primo vero contatto con il mondo del lavoro. Non sempre facile da orientare, spesso decisivo. Eppure, dietro questa parola – “stage” – si nascondono significati, norme, opportunità e anche insidie che vale la pena conoscere a fondo.

di Alpha Orienta
9 giugno 2025
1 MIN READ

Stage o tirocinio? Una differenza che conta

Nel linguaggio comune li usiamo come sinonimi. Ma tecnicamente, stage è solo una parola francese che in Italia è entrata nell’uso quotidiano per indicare un’esperienza pratica in azienda. La definizione corretta è tirocinio formativo, e può essere di due tipi:

  • Curriculare: fa parte del tuo percorso universitario. Serve a ottenere crediti (CFU), è attivato direttamente dall’ateneo e non prevede obbligatoriamente una retribuzione. 
  • Extracurriculare: lo fai dopo la laurea (o comunque fuori dal piano di studi). È regolato da normative regionali, ha un limite massimo di durata e prevede per legge un’indennità economica.

Entrambi non configurano un contratto di lavoro. Non sei un dipendente, ma uno studente (o ex studente) che sta imparando.

Come funzionano i tirocini in Italia

In Italia, i tirocini extracurriculari sono disciplinati da Linee guida nazionali (ultima revisione: 2017) e poi declinati in regolamenti regionali. Questo significa che le regole cambiano da regione a regione, soprattutto su durata, indennità minima e numero massimo di tirocinanti ospitabili dalle aziende.

In generale, i punti fermi sono questi:

  • Durata: massimo 6 mesi per gli standard; fino a 12 mesi (o più) in caso di disabilità o svantaggio sociale. 
  • Indennità: è obbligatoria e in quasi tutte le regioni supera i 300 euro al mese. Lazio guida con 800 euro; la media italiana oscilla tra i 500 e i 600. 
  • Tutela: devi essere coperto da assicurazione contro gli infortuni (INAIL) e responsabilità civile. Devi avere un tutor aziendale e un progetto formativo chiaro e firmato.

Nei tirocini curriculari, invece, queste regole sono più flessibili. Non c’è obbligo di indennità (anche se molte aziende la riconoscono comunque), e il contenuto formativo è direttamente collegato al tuo corso di studi.

Quanti giovani fanno stage in Italia

Tantissimi. Solo nel 2022, sono stati attivati oltre 313.000 tirocini extracurriculari. Nel 2023 si è registrato un lieve calo (circa 284.000), ma parliamo comunque di numeri enormi. La maggioranza sono under 30, molti dei quali neolaureati.

Le regioni più attive? Lombardia in testa (quasi 60.000 l’anno), seguita da Veneto, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna. Al Sud, i numeri sono più bassi, ma in crescita grazie ai programmi come Garanzia Giovani.

E dopo lo stage? Circa la metà dei tirocinanti trova lavoro entro sei mesi, spesso nella stessa azienda in cui ha fatto il tirocinio. Non è una garanzia, ma è una chance concreta.

Dove si trovano le migliori opportunità

Trovare uno stage valido non è banale. Ecco dove cercare, con un occhio critico:

1. Università e career service

Ogni ateneo ha un ufficio tirocini o placement. Sono loro a stipulare le convenzioni, pubblicare offerte e – nel caso dei curriculari – ad attivare ufficialmente i tirocini. Alcuni hanno piattaforme online riservate agli studenti, con offerte di stage, fiere del lavoro e contatti con aziende partner.

2. Portali istituzionali

  • ClicLavoro segnala bandi e opportunità, anche regionali. 
  • Stage4eu è un progetto di INAPP che segnala offerte in Europa: aziende, enti internazionali, programmi europei.

3. Piattaforme online e aziende

LinkedIn, Indeed, Glassdoor e simili hanno migliaia di offerte. Puoi cercare “internship” o “tirocinio”, filtrare per settore e inviare il CV. Attenzione: molte aziende pubblicano offerte solo sul proprio sito nella sezione “Lavora con noi” o accettano candidature spontanee. Conviene monitorarle direttamente.

4. Repubblica degli Stagisti

Oltre alle offerte, offre informazioni preziose sui diritti degli stagisti e un elenco di “aziende virtuose” che aderiscono al Bollino OK Stage: compensi equi, formazione vera, possibilità di inserimento.

Stage all’estero: Erasmus+ e molto altro

Per chi sogna un’esperienza internazionale, le opzioni sono tante. Oltre al già citato Stage4eu la più nota è Erasmus+ Traineeship, che ti permette di fare un tirocinio in un’azienda europea da 2 a 12 mesi, con una borsa mensile (400-500 euro circa). È aperto sia agli studenti che ai neolaureati (purché partano entro un anno dal conseguimento del titolo). Le candidature si gestiscono tramite l’università.

Ma non finisce qui. Tra le opportunità europee:

  • Tirocini alla Commissione Europea, Parlamento, Corte dei Conti, BCE: retribuiti, selettivi, formativi. 
  • Eurodesk e EURES: portali per trovare stage e lavoro in tutta Europa.

Anche organizzazioni come ONU, OCSE, Amnesty, e altre ONG internazionali offrono tirocini. Spesso non sono retribuiti, ma possono essere un’esperienza formativa di grande valore.

Stage, tirocini, futuro: inizia da una scelta consapevole

Un buon CV comincia prima: con un percorso pensato bene. La guida Quale Università 2025/2026 ti aiuta a orientarti tra corsi, sbocchi lavorativi, test attitudinali e strategie per progettare anche le esperienze extracurricolari come tirocini e stage.
Perché scegliere l’università giusta è già costruire il tuo profilo professionale.

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Come scegliere uno stage giusto (e come evitarne uno sbagliato)

Uno stage può essere un trampolino, ma anche una perdita di tempo. Ecco cosa tenere a mente:

  • Cosa imparerò davvero? Fai domande concrete già al colloquio. Le mansioni sono coerenti con il tuo percorso? C’è un tutor? Un progetto? 
  • L’azienda è seria? Cerca online esperienze di altri tirocinanti. Se ha un turnover sospetto di stagisti, meglio fare attenzione. 
  • C’è un’indennità adeguata? Nei curriculari non è obbligatoria, ma è un segnale di attenzione. Negli extracurriculari lo è per legge. 

Hai firmato tutto? Nessuno stage può iniziare senza una convenzione e un progetto formativo. Diffida da chi ti propone “prova gratis”.

Come prepararsi: curriculum, candidatura e colloquio

Lo stage non è un favore: è un primo passo professionale. Preparati con cura.

  • CV aggiornato: metti in evidenza studi, progetti, competenze pratiche. Personalizza il profilo per ogni offerta.
  • Lettera di motivazione: breve, chiara, mirata. Spiega perché ti interessa quello stage e cosa puoi offrire.
  • Colloquio: preparati come se fosse un lavoro. Informati sull’azienda, chiedi, ascolta, raccontati con autenticità.

Dopo lo stage: come capitalizzarlo

Alla fine, chiedi sempre un attestato. Ma soprattutto: rifletti su cosa hai imparato, aggiorna il tuo CV, mantieni i contatti. In molti casi, lo stage è l’anticamera di un contratto. E anche quando non lo è, resta un’occasione per crescere, capire meglio te stesso e il mondo del lavoro.

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