C’è stato un tempo in cui fare un MBA Executive era considerato il passaggio obbligato per entrare nel top management. Un biglietto da visita prestigioso, costoso, ma quasi sempre ripagato: in termini di carriera, di stipendio, di status. Oggi, però, le cose non sono più così nette.
Il mondo del lavoro è cambiato — e anche il modo in cui ci si prepara a fare carriera. Le carriere non seguono più una linea dritta: si salta, si cambia, si rientra. I ruoli manageriali mescolano competenze diverse, spesso lontane da quelle “tradizionali”. E tante conoscenze che una volta si imparavano solo in aula, oggi si trovano online, accessibili a tutti. In questo contesto, è legittimo chiedersi: “Ha ancora senso investire tempo e denaro in un MBA Executive? E soprattutto: per chi vale davvero la pena?”
La risposta non è né sì né no. Dipende da dove sei, da dove vuoi andare — e da cosa ti aspetti davvero da un percorso del genere.
Cosa si intende per MBA Executive
Non tutti sanno davvero cos’è un MBA Executive. Si sente spesso parlare di “MBA” come se fosse un unico percorso valido per tutti, ma in realtà esistono differenze importanti tra un MBA full-time (pensato per chi è all’inizio della carriera) e un Executive MBA (pensato per chi è già nel mondo del lavoro).
L’MBA Executive è un master post-laurea pensato per professionisti con esperienza, spesso già inseriti in ruoli di responsabilità. Non si frequenta subito dopo la laurea, ma dopo aver accumulato almeno 5-7 anni di carriera, in settori diversi: aziendale, tecnico, legale, sanitario, imprenditoriale.
Come funziona, in pratica
È progettato per chi lavora a tempo pieno. Ecco perché si sviluppa quasi sempre con un formato compatibile con l’attività lavorativa:
- lezioni nel weekend, oppure concentrate in alcuni giorni al mese
- percorsi online o blended, con una parte in presenza e una a distanza
- durata: da 12 a 24 mesi, con carichi di studio non banali
Non è un percorso “light”. Anzi: richiede tempo, concentrazione, e capacità di tenere il ritmo tra lavoro, studio e vita personale.
Quali competenze si sviluppano?
Un MBA Executive non serve a “imparare una materia”. Serve piuttosto a fare un salto di visione. A passare da ruoli operativi a ruoli gestionali, o da specialisti a manager. Tra i temi più comuni:
- leadership e gestione dei team
- strategia d’impresa e innovazione
- finanza aziendale, budgeting, business planning
- marketing strategico, mercati globali, digitalizzazione
- ESG, sostenibilità, cambiamento organizzativo
- soft skill: public speaking, negoziazione, decision making
In molti casi, il programma include anche un project work finale o una consulenza reale a un’azienda partner.
Più di un master: anche un network
Oltre ai contenuti, un MBA Executive offre un altro elemento chiave: il networking. Fare un MBA significa entrare in contatto con:
- manager di altri settori
- imprenditori
- docenti e professionisti internazionali
- ex studenti già inseriti in ruoli di rilievo
Per molti, è questo il vero valore aggiunto. Non tanto il titolo in sé, quanto le relazioni che si costruiscono nel tempo.
In breve: un MBA Executive non è un corso per “imparare qualcosa in più”. È una leva per cambiare passo, in termini di ruolo, di visione, o di carriera.
I pro e i contro concreti (non teorici)
Chi sceglie un MBA Executive lo fa perché cerca un cambio di marcia. Vuole crescere, cambiare ruolo, guadagnare di più, sentirsi più solido nel proprio percorso. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un investimento importante, non solo economico. E prima di iniziare, vale la pena pesare bene cosa ti porti a casa — e cosa lasci indietro.
Qui di seguito trovi un bilancio reale dei vantaggi e delle criticità.
I vantaggi (se lo sfrutti davvero)
- Riconoscimento internazionale: un MBA Executive — se fatto in una scuola seria — è un titolo riconosciuto anche fuori dall’Italia. Può aprire porte in ambito aziendale, consulenziale, manageriale, anche all’estero.
- Crescita professionale e credibilità: serve a consolidare le proprie competenze, ma anche a guadagnare autorevolezza. Chi ha un MBA nel CV viene spesso percepito come più solido, strutturato, affidabile.
- Possibilità di cambiare settore o funzione: molti usano l’MBA per “reinventarsi”, da ingegnere a manager, da tecnico a stratega, da dipendente a imprenditore.
- Networking di qualità: fare un MBA Executive ti mette in contatto con profili molto diversi: colleghi con esperienze importanti, docenti di alto livello, alumni ben posizionati. E il network, in questi percorsi, è parte integrante del valore.
- Acceleratore di carriera: non è garantito, ma in molti casi chi completa un MBA Executive ottiene promozioni, cambi di ruolo, offerte più interessanti. Soprattutto se ha già qualche carta in mano da giocare.
Gli svantaggi (spesso sottovalutati)
- Costo elevato: in Italia si parte da 15.000 €, ma nei programmi internazionali si superano facilmente i 40.000-60.000 €. Non è una spesa da prendere alla leggera, soprattutto se non viene coperta dall’azienda.
- Nessuna garanzia automatica: avere un MBA non ti assicura una promozione, né uno stipendio migliore.
- Il titolo apre porte, ma non le spalanca da solo. Serve coerenza con il tuo percorso e un obiettivo chiaro.
- Tempo e carico mentale: studiare mentre lavori è faticoso. Lezioni nel weekend, project work, esami, gruppi di lavoro: serve organizzazione, sacrificio, e il supporto di chi ti sta intorno.
- Vita personale a rischio burnout: molti sottovalutano l’impatto su famiglia, relazioni, tempo libero. Un MBA Executive assorbe energie: se non sei pronto a gestire questa pressione, può diventare un peso più che un’opportunità.
In breve: un MBA Executive non è per tutti i momenti della vita, né per tutte le motivazioni. Se lo scegli con consapevolezza, può davvero fare la differenza. Se lo prendi come “salvagente” o “scorciatoia”, rischia di diventare solo un titolo costoso da scrivere sul CV.
Per chi ha senso davvero
Non tutti hanno bisogno di un MBA Executive. E non tutti sono pronti a sfruttarlo fino in fondo. La verità è che questo tipo di percorso non è adatto a chi è ancora in cerca di una direzione, o pensa che basti un titolo per cambiare vita. Un MBA Executive funziona davvero solo per alcune categorie di persone — e solo in certi momenti del loro percorso.
Per chi lavora da almeno 5-7 anni
Il target naturale è chi ha già accumulato esperienza sul campo. Non importa il settore: aziendale, tecnico, sanitario, pubblico o creativo. L’importante è avere una base concreta su cui costruire, perché l’MBA non parte da zero. Chi ha fatto solo tirocini o è al primo impiego difficilmente riuscirà a trarne valore reale. Meglio aspettare di avere qualche anno di carriera sulle spalle — e le idee un po’ più chiare.
Per chi vuole passare dalla tecnica alla strategia
Molti MBA Executive sono scelti da profili tecnici (ingegneri, informatici, progettisti, ricercatori) che vogliono fare il salto verso ruoli gestionali. È una scelta logica: aiuta a sviluppare visione d’insieme, a comprendere la logica del business e a comunicare meglio con i decisori. In questi casi, l’MBA funziona come un “ponte” tra il fare e il dirigere.
Per chi vuole cambiare settore, Paese o funzione
Un’altra situazione in cui l’MBA Executive può fare la differenza è quando vuoi cambiare qualcosa di grosso nella tua carriera:
- entrare in un settore nuovo
- spostarsi in un contesto internazionale
- passare da un ruolo operativo a uno di coordinamento
L’MBA in sé non ti garantisce il cambiamento, ma ti dà strumenti, contatti e credibilità per affrontarlo.
Per chi vuole dare struttura alla propria impresa
Anche per gli imprenditori può essere una leva utile. Molti fondatori di startup o titolari di PMI scelgono un MBA Executive non per trovare lavoro, ma per strutturare meglio il proprio business, capire cosa delegare, imparare a pianificare, leggere i numeri, attrarre investitori. In questi casi, il valore dell’MBA è anche molto personale: aiuta a sentirsi più pronti e più solidi nelle decisioni.
Non ha senso se…
- Vuoi solo “fare curriculum” (ci sono modi più rapidi e meno costosi).
- Stai ancora cercando cosa vuoi fare da grande (l’MBA non ti aiuterà a capirlo).
- Non sei pronto a impegnarti per almeno un anno (il rischio è di viverlo male, e non sfruttarlo).
In sintesi: un MBA Executive non si fa per riempire un vuoto, ma per consolidare una direzione. Funziona quando lo scegli per crescere davvero, non per fuggire da una situazione che non ti piace.
Quanto conta il nome della scuola?
Spoiler: sì, conta. Non perché serva una “firma prestigiosa” da sfoggiare su LinkedIn, ma perché non tutti gli MBA sono uguali, e la differenza la fa — anche — chi li organizza.
Riconoscimento internazionale: non basta dire “MBA”
In Italia, l’acronimo “MBA” viene usato un po’ ovunque: master universitari, corsi privati, business school, scuole online. Ma attenzione: non tutti rilasciano titoli riconosciuti, né hanno credibilità all’estero.
Se punti a un MBA Executive con un vero peso sul mercato (soprattutto internazionale), verifica che la scuola abbia almeno uno di questi tre accreditamenti:
- EQUIS (European Quality Improvement System)
- AACSB (Association to Advance Collegiate Schools of Business)
- AMBA (Association of MBAs)
Quando una scuola li possiede tutti e tre, si parla di “triple crown”, un segno di altissima qualità formativa (solo l’1% delle business school mondiali lo ha).
MBA italiani vs internazionali
In Italia ci sono MBA Executive molto validi (come quelli di SDA Bocconi, MIP Politecnico di Milano, LUISS Business School), ma il network è spesso più locale. Se il tuo obiettivo è lavorare o spostarti all’estero, può valere la pena valutare un MBA internazionale.
Tra i più riconosciuti in Europa e nel mondo:
- INSEAD (Francia/Singapore)
- London Business School
- IE Business School (Spagna)
- HEC Paris
- IMD (Svizzera)
- ESADE (Spagna)
Attenzione: questi programmi hanno requisiti più stringenti (CV, test, lettere motivazionali) e costi anche doppi rispetto agli MBA italiani.
Il prezzo riflette sempre la qualità?
No, non sempre. Ci sono corsi molto costosi che offrono poco valore, e programmi più accessibili che valgono ogni euro investito. Ma in linea di massima, dietro un MBA ben fatto c’è una struttura solida, una faculty valida e una rete di contatti attiva — tutte cose che hanno un costo.
Il punto non è quanto spendi in assoluto, ma:
- che tipo di ritorno puoi ottenere
- in quanto tempo
- in relazione al tuo profilo e ai tuoi obiettivi
Come scegliere con criterio
Quando valuti un MBA, fai attenzione a:
- Chi insegna (esperti del settore o solo accademici?)
- Chi lo ha frequentato (contatta alumni su LinkedIn, chiedi opinioni reali)
- Che tipo di supporto offre la scuola dopo il master
- Che profili frequentano: sono simili o complementari al tuo?
Un MBA Executive è un’esperienza anche relazionale: scegliere una scuola significa scegliere anche un gruppo di persone con cui condividerai mesi intensi.
In sintesi: il nome conta, ma non da solo. Conta la reputazione della scuola, il suo network, e quanto è allineata a ciò che stai cercando. Meglio un MBA adatto a te, che uno “famoso” ma distante dai tuoi obiettivi.
Online, blended o in presenza: quale formato scegliere
Una volta capito se l’MBA Executive fa per te, arriva una scelta altrettanto importante: come frequentarlo. Negli ultimi anni le modalità si sono moltiplicate: MBA interamente online, percorsi blended (una parte da remoto, una parte in aula), programmi in presenza concentrati nei weekend o in formula intensiva. Ognuna ha vantaggi e limiti, e la decisione non dovrebbe basarsi solo sulla comodità.
MBA Executive online: flessibilità al massimo
I percorsi online sono cresciuti molto, anche nelle business school più prestigiose. Oggi esistono MBA Executive 100% digitali, con lezioni registrate o in diretta, materiali su piattaforme dedicate, interazione con tutor e colleghi via forum o call.
Pro:
- Massima flessibilità oraria
- Si può frequentare da qualunque parte del mondo
- Ideale per chi ha impegni familiari o lavora full time senza margine
Contro:
- Meno interazione reale con i compagni
- Meno networking spontaneo
- Richiede grande autonomia e costanza: non tutti riescono a gestirla bene
Attenzione: non tutti gli MBA online sono validi. Verifica sempre l’accreditamento, la qualità dei docenti e il livello di supporto previsto.
Formula blended: equilibrio possibile
Molti programmi Executive oggi sono offerti in modalità mista: lezioni online durante la settimana e sessioni intensive in presenza (mensili, trimestrali o finali). È una soluzione sempre più diffusa perché cerca un equilibrio tra relazione e sostenibilità.
Pro:
- Mantiene il contatto umano, senza essere troppo invasivo
- Permette esperienze di gruppo, workshop, attività pratiche
- Adatta a chi vive lontano dalla sede dell’MBA ma non vuole rinunciare alla parte “viva” del percorso
Contro:
- Richiede comunque disponibilità per gli spostamenti
- Serve un buon equilibrio logistico per non saltare le sessioni cruciali
MBA in presenza: intensità (e immersione) massima
Alcuni Executive MBA sono ancora proposti completamente in presenza, in formula weekend o concentrata (es. 3 giorni ogni 2 settimane). Sono pensati per chi vive o lavora vicino alla sede della scuola, o può ritagliarsi tempo con regolarità.
Pro:
- Esperienza molto coinvolgente e concreta
- Networking più immediato
- Relazione diretta con i docenti e i compagni
- Maggiore senso di “gruppo”, spesso valorizzato anche nei project work
Contro:
- Più difficile da gestire se hai famiglia o impegni rigidi
- Comporta spese aggiuntive (viaggio, alloggio, pasti…)
- Meno adatto a chi cerca flessibilità totale
Come scegliere il formato giusto per te
Fatti queste domande prima di decidere:
- Quanto tempo reale ho da dedicare al master ogni settimana?
- Sono più efficace se studio da solo o se ho bisogno di confronto?
- Posso gestire spostamenti regolari o preferisco flessibilità totale?
- Il mio obiettivo è solo apprendere o anche creare relazioni forti?
In sintesi:
- L’online funziona se sei molto autonomo
- Il blended è un buon compromesso
- L’in presenza offre più relazione, ma richiede più energie
Non esiste un formato “migliore” in assoluto: scegli quello che si adatta meglio alla tua vita reale, non a quella ideale.
E dopo l’MBA? Cosa aspettarsi davvero
Uno dei motivi per cui molte persone si iscrivono a un MBA Executive è la speranza che, una volta finito, qualcosa cambi sul serio. Un avanzamento di carriera, uno stipendio più alto, un nuovo ruolo, magari anche un’offerta da un altro settore. Ma non c’è una formula magica, e soprattutto non succede tutto subito.
Vediamo cosa aspettarsi — e cosa no — una volta ottenuto il titolo.
Carriera: cambiamenti possibili, ma non automatici
In molti casi, chi completa un MBA Executive riesce a:
- ottenere una promozione interna
- candidarsi a ruoli più strategici
- essere considerato per progetti di maggiore responsabilità
Ma il salto non arriva “perché hai un titolo”, arriva se:
- nel frattempo hai costruito relazioni forti
- hai saputo dimostrare le competenze acquisite
- il contesto aziendale è pronto a valorizzarti
Un buon MBA non ti cambia la carriera da solo, ma ti mette in condizione di cambiarla meglio.
Cambiare settore o Paese: possibile, ma serve visione
Uno degli obiettivi più ambiziosi è usare l’MBA per cambiare:
- settore (es. da tecnico a manageriale, da corporate a startup)
- Paese (lavorare all’estero, o in aziende multinazionali)
È possibile, ma richiede:
- networking attivo
- esperienze collaterali (volontariato, side project, internazionalità)
- lingua e disponibilità a rimettersi in gioco
Il master ti dà strumenti e contatti, ma sei tu a doverli usare nel modo giusto.
Aumento di stipendio: sì, ma non per tutti e non subito
C’è chi si aspetta che, finito il master, lo stipendio raddoppi. La verità è meno netta:
- In alcuni settori (es. finanza, consulenza, corporate internazionale) l’MBA porta un aumento visibile
- In altri (PMI, no profit, pubblica amministrazione) l’impatto è più graduale
- In generale, i benefici economici reali si vedono nel medio periodo (2-3 anni)
Attenzione: un aumento senza un ruolo più complesso è raro. L’MBA serve a salire di livello — e il salario viene (di solito) con quello.
Il valore del network (anche dopo)
Uno degli effetti meno visibili — ma più duraturi — è il network che ti porti dietro. Compagni di corso, alumni, docenti, eventi: l’MBA crea una rete professionale solida, che spesso continua anche dopo il master.
Per alcuni, è proprio questo il motivo per cui l’MBA ha un impatto duraturo:
- ti chiama un compagno per una nuova posizione
- ti consiglia un ex docente per una candidatura
- trovi un mentore tra gli alumni
Il network non è “automagico”. Va coltivato, ma può diventare la parte più utile del percorso.
Cosa cambia dentro di te (che non si vede nel CV)
Al di là della carriera, un MBA ben fatto cambia anche il tuo modo di ragionare:
- impari a vedere i problemi in modo sistemico
- a prendere decisioni più consapevoli
- a parlare il linguaggio del business
- a negoziare, sintetizzare, guidare
Non lo noterai subito, ma te ne accorgerai nel tempo — e anche chi lavora con te.
In sintesi:
- Dopo un MBA non succede tutto in automatico
- Ma se lo sfrutti bene, qualcosa cambia — dentro e fuori
- Serve pazienza, visione e la capacità di muoversi nel tempo giusto
Alternative all’MBA Executive (se non è il momento giusto)
Hai valutato tutto, ma qualcosa non torna. Forse il costo è troppo alto. Forse il tempo non ce l’hai. O magari ti sei reso conto che un MBA Executive non è ciò che ti serve ora. La buona notizia è che non è l’unica strada per crescere professionalmente. Se l’obiettivo è imparare, fare un salto di carriera, cambiare ruolo o settore, esistono altre opzioni — più flessibili, più economiche, o semplicemente più adatte a dove sei oggi.
Master brevi e verticali
Molti professionisti scelgono master post-laurea più focalizzati su un ambito specifico, come:
- Digital marketing
- Data analytics
- Finanza e controllo
- Supply chain
- Project management
- Sostenibilità aziendale
Durano meno (da 3 a 12 mesi), costano meno di un MBA e spesso offrono competenze subito spendibili sul lavoro. Ideali se ti manca solo un tassello per crescere.
Certificazioni internazionali
In alcuni settori, una certificazione conta più di un master. Ecco alcuni esempi concreti:
- PMP® (Project Management Professional)
- CFA® (Chartered Financial Analyst)
- Scrum Master / Agile Coach
- Google Digital Marketing
- AWS Cloud Certification
Sono percorsi riconosciuti a livello globale, spesso online, e molto apprezzati dalle aziende.
Corsi executive non MBA (ma ad alto impatto)
Alcune business school propongono corsi brevi executive (2-6 mesi) su tematiche trasversali:
- Leadership e gestione team
- Negoziazione e public speaking
- Innovazione e change management
Non ti danno un titolo accademico, ma potenziano skill cruciali per ruoli manageriali. Spesso sono meno impegnativi ma ad alto rendimento, se ben scelti.
Costruire un percorso ibrido
Una strada sempre più praticata è quella di costruirsi un percorso su misura:
- formazione online di qualità (Coursera, edX, FutureLearn, ecc.)
- mentoring con professionisti senior
- partecipazione a conferenze di settore
- esperienze trasversali in azienda (project work, mobilità interna)
Con un pizzico di strategia, si può crescere molto anche senza un MBA formale, soprattutto in contesti dove conta di più cosa sai fare rispetto a che titolo hai.
L’importante è non restare fermi. Se non è il momento per un MBA, non significa che devi aspettare anni per formarti o evolvere. Ci sono tante strade possibili: la più adatta è quella che riesci a percorrere davvero, adesso.
MBA Executive ha senso, ma non per tutti
Un MBA Executive non è un passaggio obbligato. È una scelta. Un investimento. Un impegno. E come ogni scelta, ha senso solo se è allineata alla tua storia, ai tuoi obiettivi, alla fase della vita in cui ti trovi. Per alcuni, è la leva giusta per cambiare passo, consolidare una posizione, aprire nuove strade. Per altri, è troppo presto. O troppo fuori fuoco. Non esiste un momento “giusto” per tutti. Esiste il momento giusto per te. Quello che conta è non decidere per moda, per ansia o per aspettative degli altri. Ma per convinzione.
5 domande da farti prima di iscriverti a un MBA Executive
- Lo sto facendo per me, o perché “si fa”?
Se ti stai iscrivendo perché “è il passo naturale” o “ce l’hanno tutti”, fermati un attimo. - Ho già esperienza sufficiente per sfruttarlo davvero?
L’MBA non è un corso base. Funziona solo se porti dentro qualcosa da condividere e da sviluppare. - Ho chiaro cosa voglio cambiare dopo l’MBA?
Stipendio, ruolo, settore, Paese: più sei specifico, più l’MBA sarà utile e mirato. - Posso reggere l’impatto su lavoro, famiglia e tempo?
È un percorso tosto. Se ti schiaccia, non ti serve. Se riesci a gestirlo, può trasformarti. - L’investimento economico è sostenibile per me (oggi)?
Fai i conti: costi, spese, rientro. E chiediti: ho bisogno di un MBA… o di qualcos’altro?
In sintesi: un MBA Executive non è un trofeo, è uno strumento. E come ogni strumento, funziona solo se lo scegli bene e lo usi nel momento giusto.







