Master di primo livello in Italia: guida completa per scegliere consapevolmente

Hai finito la triennale. O quasi. E senti che non è ancora tutto al suo posto. Forse vuoi approfondire quello che hai iniziato a studiare. Forse hai voglia di cambiare strada. O magari ti serve solo un po’ più di concretezza prima di cercare lavoro. E a un certo punto ti imbatti in una parola: “Master”.

Ma che cos’è, davvero? A cosa serve? È meglio farlo subito? Quanto costa? E come si fa a scegliere quello giusto?

di Alpha Orienta
12 giugno 2025
1 MIN READ

In questa guida proviamo a rispondere con chiarezza. Senza formule magiche, ma con tutto quello che può aiutarti a orientarti: cos’è un Master universitario di primo livello, come funziona, chi può accedervi, quanto costa e quali opportunità offre. Perché sì, dopo la triennale un Master può essere una scelta utile, flessibile, concreta. Ma prima di dire sì, è importante capire bene dove può portarti.

Che cos’è un Master universitario di primo livello?

Partiamo dall’inizio. Un Master di primo livello è un percorso di formazione pensato per chi ha già una laurea triennale e vuole aggiungere qualcosa di più pratico e mirato. Dura almeno un anno, assegna crediti universitari (CFU) e rilascia un titolo ufficiale. L’obiettivo? Darti strumenti utili per entrare nel mondo del lavoro, non per restare in quello accademico. 

Non è un’alternativa alla laurea magistrale (che resta il secondo ciclo del percorso universitario), ma può essere un passaggio utile per:

  • chi vuole specializzarsi in un ambito pratico e operativo;
  • chi ha bisogno di competenze concrete per lavorare in un settore specifico;
  • chi desidera capire se proseguire negli studi oppure iniziare subito a lavorare;
  • chi ha già un’idea precisa e vuole farsi notare nel mercato.

È importante sapere che il Master universitario è diverso da un “master” generico offerto da enti di formazione privati. Solo le università (pubbliche, private riconosciute o telematiche accreditate) possono rilasciare un titolo con valore legale. Insomma: se vuoi un titolo ufficiale, controlla sempre che sia un Master universitario.

Chi può accedervi?

Per iscriversi a un Master di primo livello serve:

  • una laurea triennale (qualsiasi classe va bene, salvo master con requisiti specifici);
  • oppure un titolo equivalente conseguito all’estero, purché riconosciuto.

In alcuni casi, i bandi richiedono anche:

  • una conoscenza dell’inglese (livello B1 o B2);
  • esperienza lavorativa nel settore (soprattutto per master rivolti a professionisti).

Quindi sì: puoi iscriverti anche se hai già una laurea magistrale, ma il master resterà sempre di primo livello (e questo è rilevante in alcuni contesti, come i concorsi pubblici).

Bisogna aggiungere anche che grazie a una recente riforma, oggi è possibile iscriversi a un master e contemporaneamente a un altro corso universitario (una seconda laurea, un dottorato, ecc.). Verifica però che l’università lo consenta nei suoi regolamenti…

Quanto dura, com’è organizzato, quante ore richiede?

Un Master di primo livello dura almeno un anno e prevede:

  • almeno 60 CFU (cioè circa 1.500 ore di lavoro tra lezioni, studio, progetti, stage);
  • una parte teorica (lezioni, laboratori);
  • una parte pratica (tirocinio obbligatorio o project work);
  • un elaborato finale (non proprio una tesi, ma un progetto che dimostri cosa hai imparato).

Esistono master a tempo pieno (con lezioni tutti i giorni) e part-time (con incontri nel weekend o serali, pensati per chi lavora). Alcuni durano più di un anno, ma sono eccezioni.

Le modalità di frequenza possono essere:

  • in presenza (classico, in aula);
  • online (con lezioni e materiali in e-learning);
  • blended (una parte in presenza e una a distanza).

Le università telematiche offrono spesso master interamente online. Ma anche molte università tradizionali stanno proponendo formule ibride, per facilitare l’accesso a chi lavora o vive lontano.

Dove si fanno?

In tutte le università italiane riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca:

  • università pubbliche (come Bologna, Roma, Napoli, Milano…);
  • università private accreditate (come Bocconi, LUISS, LUMSA, Cattolica…);
  • università telematiche (come Pegaso, eCampus, Uninettuno…).

Tutte queste possono istituire Master universitari di primo livello. L’importante è che il corso sia approvato dall’ateneo e riconosciuto dal MUR. Controlla sempre sul sito dell’università: lì trovi i bandi ufficiali, i requisiti, i contenuti del corso e tutte le informazioni pratiche.

Attenzione: molti enti privati offrono “master” che non sono universitari. Vanno benissimo se ti interessano per motivi personali o professionali, ma non hanno valore legale né rilasciano CFU.

Quanto costa?

Domanda cruciale. I Master non rientrano nel sistema delle tasse universitarie “calmierate” in base all’ISEE. Sono corsi a finanziamento diretto, quindi i costi variano moltissimo.

  • Università pubbliche: da 1.500 a 6.000 euro circa.
  • Università private: da 5.000 a 12.000 euro (a volte anche oltre).
  • Università telematiche: tra 2.000 e 3.500 euro, in media.

La cifra copre solitamente tutto (lezioni, materiali, tutoraggio, esami), ma stage, viaggi o alloggio sono a parte.

Molti atenei offrono borse di studio (per merito, per reddito, per figli di dipendenti pubblici, ecc.) oppure voucher regionali. Alcune università permettono il pagamento a rate. Altre hanno partnership con aziende che finanziano quote per studenti selezionati.

Come si accede?

Quasi sempre i master sono a numero chiuso. Per iscriverti, dovrai:

  1. Leggere attentamente il bando (uscito di solito in primavera o estate);
  2. Inviare la domanda con:
    • laurea (anche in corso, purché tu ti laurei prima dell’inizio del master);
    • CV;
    • eventuale lettera motivazionale, certificati linguistici, referenze;
  3. Partecipare alla selezione (se prevista), che può includere:
    • valutazione del curriculum;
    • colloquio motivazionale;
    • test scritto (in inglese o sul tema del master).

Una volta ammesso, dovrai completare l’immatricolazione e iniziare il percorso.

Che master ci sono? Qualche esempio

L’offerta è vastissima. Ecco quattro esempi reali, uno per ambito:

  • Umanistico: Master in Editoria Cartacea e Digitale – Università di Bologna. Due anni part-time, focus su editing, grafica, diritti, marketing editoriale. Costo: 8.000 euro totali.
  • STEM: Master in Data Science – Università di Roma Tor Vergata. Un anno, 60 CFU, anche in formula mista. Ottimo per chi vuole lavorare con i dati.
  • Socio-sanitario: Master per il coordinamento delle professioni sanitarie – presente in molti atenei. Serve per diventare caposala o coordinatore, ed è spesso richiesto nel SSN.
  • Economico-giuridico: Master in Marketing Management – Università di Pisa. Formula weekend, 5.300 euro, con stage aziendali e forte legame con il territorio.

E poi? Serve davvero?

Dipende da cosa cerchi. I dati parlano chiaro, a un anno dal titolo:

  • l’88% dei diplomati di master di I livello lavora;
  • la retribuzione media è più alta rispetto ai soli laureati triennali;
  • molti trovano lavoro proprio grazie allo stage del master.

In più, il titolo di master:

  • vale punti nei concorsi pubblici;
  • è riconosciuto in tutta Italia e spesso anche all’estero (come postgraduate diploma);
  • può essere riconosciuto in parte se decidi di proseguire con una laurea magistrale.

Insomma, non è una bacchetta magica, ma è uno strumento solido, specie se ben scelto.

Come scegliere quello giusto?

Qualche consiglio:

  • Parti da te: cosa ti interessa davvero? Quali competenze vuoi acquisire?
  • Cerca master in linea con il tuo percorso, ma anche in grado di ampliarlo.
  • Valuta la reputazione del corso, la chiarezza del piano didattico, la presenza di stage.
  • Controlla dove si fa, in che modalità, con quali costi.
  • Leggi bene il bando. Parla con chi l’ha già frequentato, se puoi.

E se hai dubbi, partecipa agli Open Day o scrivi alla segreteria del master: sono lì per aiutarti.

In conclusione

Scegliere un master di primo livello non è un obbligo, ma una possibilità concreta. È una porta che puoi aprire se vuoi dare una svolta al tuo percorso, se senti il bisogno di imparare cose nuove, se vuoi costruirti un ponte verso il mondo del lavoro.

È anche un investimento: in tempo, in energie, in denaro. Ma se scelto bene, può diventare un moltiplicatore di opportunità. Un modo per mettere a fuoco ciò che vuoi fare. E, in fondo, per diventare la persona che vuoi essere.

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Hai appena concluso – o stai per concludere – una laurea magistrale. Sei contento, ma anche un po’ spaesato. Cosa viene dopo? Entrare subito nel mondo del lavoro? Prendersi una pausa? Continuare a studiare? E magari ti è capitato di leggere, o sentir parlare, dei Master di secondo livello. Ma cosa sono davvero? A cosa servono? E soprattutto: hanno senso per te?

In questa guida lunga ma (speriamo) utile, ti accompagniamo passo passo dentro il mondo dei Master universitari di secondo livello in Italia: chi può farli, come funzionano, quanto costano, quali sbocchi offrono. Senza venderti illusioni, ma con dati e fonti ufficiali alla mano.