🔄 Aggiornamento del 20 giugno 2025
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il Decreto Ministeriale n. 431 del 20 giugno 2025 con le istruzioni operative definitive per l’ammissione a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
✍🏻 Iscrizioni: dalle ore 10:00 del 23 giugno fino alle 17:00 del 25 luglio 2025, esclusivamente su Universitaly.it
💰 Contributo forfettario: 250 euro, da pagare all’ateneo scelto dopo l’iscrizione su Universitaly. L’importo sarà scalato dalle tasse universitarie in caso di immatricolazione al secondo semestre.
🧪 Esami del semestre filtro: tre prove (Biologia, Chimica, Fisica) nella stessa giornata, in sede, con queste due sessioni ufficiali:
• 20 novembre 2025
• 10 dicembre 2025
🕚 Entrambe le prove inizieranno alle ore 11:00
Il testo completo del decreto è disponibile qui: DM n. 431 del 20/06/2025 – MUR

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Accesso a medicina: il decreto attuativo e gli allegati
Ecco le regole ufficiali per l’accesso a medicina per il 2025.
Il 4 giugno 2025, alle ore 18.22 è stata annunciata la firma del Decreto Ministeriale n. 418 del 30-05-2025, cioè il decreto attuativo della riforma d’accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, veterinaria.
Insieme al decreto attuativo sono stati pubblicati anche due allegati. L’allegato 1 definisce le procedure per l’iscrizione al cosiddetto semestre filtro di questi corsi magistrali.
L’allegato 2, invece, contiene le modalità di svolgimento degli esami di profitto del semestre filtro che, di fatto, sostituiscono il vecchio test d’ingresso.

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Come funziona l’accesso a medicina, odontoiatria e veterinaria?
Molte delle indiscrezioni che erano emerse nei giorni precedenti sono confermate. Vediamo tutto nel dettaglio.
Iscrizioni a medicina, odontoiatria, veterinaria: dove ci si iscrive?
Ci si può iscrivere solamente online, collegandosi al portale Universitaly, a partire dalle ore 10:00 del 23 giugno 2025 e fino alle ore 17:00 del 25 luglio 2025.
In fase di iscrizione si dovrà scegliere la sede in cui si vuole frequentare il primo semestre e poi indicare almeno altre nove preferenze per le altre sedi.
Si dovrà indicare anche un corso di riserva (corso affine). Anche per il corso affine si devono scegliere almeno dieci sedi.
In seguito, sarà necessario completare l’iscrizione anche sul portale dell’ateneo scelto e pagare un contributo forfettario di 250 euro, come stabilito dal Decreto Ministeriale n. 431 del 20 giugno 2025.
Il pagamento si effettua direttamente presso l’ateneo scelto dopo la registrazione su Universitaly.
L’importo sarà scalato dalle tasse universitarie nel caso in cui ci si immatricoli al secondo semestre.
Documenti richiesti: in fase di iscrizione bisogna dichiarare eventuali certificazioni di disabilità/invalidità, ISEE/ISPE sotto una certa soglia (sarà indicata annualmente), ed eventuali corsi già frequentati.
Il semestre filtro o semestre aperto (primo semestre): cos'è e come funziona?
Si chiama semestre filtro ma è, di fatto, molto semplicemente, il primo semestre di medicina, odontoiatria e veterinaria a cui si può iscrivere chiunque per poi sostenere delle prove e poter proseguire o meno con gli studi in queste facoltà oppure dover scegliere un corso affine o cambiare radicalmente.
Quando inizia il semestre filtro? Il 1° settembre 2025.
Quando finisce il semestre filtro? Entro il 30 novembre 2025.
Quante volte si potrà ripetere il semestre filtro? Fino a tre volte, anche non consecutive.
Quali sono le materie chiave del primo semestre? Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ciascuna materia permetterà di avere sei crediti formativi (CFU), per un totale di 18 crediti. Se si superano tutti e tre gli esami, si potranno mantenere i crediti anche in caso di iscrizione al corso affine.
Obbligo di frequenza: è previsto l’obbligo di frequenza alle lezioni del semestre filtro (con eccezioni per chi è già iscritto e può dimostrare di aver frequentato gli stessi insegnamenti).
Gli esami, prova unica nazionale (cioè, come il vecchio test ma posticipato)
Cosa succede alla fine del semestre filtro? Al termine del semestre aperto, studenti e studentesse devono sostenere una prova identica a livello nazionale, in contemporanea, lo stesso giorno. Se la prova si supera e si entra in graduatoria, si può continuare a studiare medicina o odontoiatria o veterinaria (ma non si ha la garanzia di poterlo fare nella facoltà in cui si è frequentato il semestre filtro).
Quando ci sarà la prova nazionale?
Le date ufficiali delle prove nazionali sono state fissate dal MUR nel Decreto Ministeriale n. 431 del 20 giugno 2025:
– 20 novembre 2025
– 10 dicembre 2025
Entrambe le prove si terranno alle ore 11:00 e prevedono le tre prove disciplinari nello stesso giorno (Biologia, Chimica e Fisica).
Dove si tiene la prova nazionale? È in tutti gli atenei, ma si sostiene nella sede universitaria dove si è frequentato il semestre filtro, anche se non è la sede dove si proseguirà eventualmente con gli studi (come dicevamo, infatti, non c’è garanzia di essere confermati nella sede prescelta come prima opzione).
Come funziona la prova nazionale? Ci saranno 31 domande per ciascuna delle tre materie del semestre (per un totale di 93 domande). Di queste, 15 domande saranno a risposta multipla con 5 opzioni di risposta fra cui scegliere (solo una risposta sarà corretta); le restanti 16 domande, invece, saranno a completamento, secondo la formula fill-in-the-blank: una sola parola è considerata corretta. Per ogni materia si avranno a disposizione 45 minuti; le prove si tengono consecutivamente.
Studenti con disabilità, invalidità o DSA possono richiedere misure compensative (per esempio più tempo, ausili, supporti), purché presentino la documentazione almeno 15 giorni prima degli esami. Se si hanno già certificazioni quando ci si iscrive, vanno comunicate.
Quante volte si può ripetere la prova? Ci sono due appelli, appunto. Poi si può rinunciare alla votazione ottenuta in ciascun esame per poterlo sostenere nuovamente all’appello successivo del medesimo semestre o se ci si dovesse reiscrivere in futuro. Se si rifiutano i voti del secondo appello, non si entra nella graduatoria per quel semestre. Chi decide di ridare uno o più esami deve comunque presenziare per tutta la durata del secondo appello.
Come funzionano i voti (o punteggi)? Una risposta esatta vale 1 punto. Una risposta errata vale -0,25 punti. Una risposta non data, infine, vale 0 punti. Il massimo complessivo è di 93 punti. I voti vengono espressi in trentesimi, come per i tradizionali esami universitari. Lode inclusa.
Qual è il punteggio minimo per accedere alla graduatoria finale? Per accedere alla graduatoria finale bisogna ottenere almeno 18/30 in ognuna delle tre prove. Ma è altamente probabile che un 18 in tutte e tre le materie non sarà sufficiente.
Quali sono i corsi affini? Il decreto prevede che siano individuati tra quelli delle classi di laurea in Biotecnologie (L-2), Scienze Biologiche (L-13), Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Farmacia e Farmacia Industriale (LM-13), Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali (L-38), nonché alcuni corsi tra quelli delle Professioni sanitarie.
Chi prepara le prove? Il Ministro, con un decreto, nominerà due gruppi di esperti:
- il primo gruppo scrive i programmi ufficiali (syllabus) delle materie
- il secondo gruppo prepara gli esami
Ogni gruppo è diviso in piccoli sottogruppi, formati da professori universitari esperti in quella materia: possono essere professori in servizio o in pensione. Questi gruppi restano in carica per due anni, e possono essere rinnovati una sola volta. Chi fa parte del gruppo che scrive le domande degli esami non può insegnare nel semestre in cui si tengono gli esami e deve rispettare le regole sulla riservatezza (cioè non può far trapelare informazioni riservate).
Il numero chiuso a medicina è davvero abolito?
No, cambia semplicemente la modalità di selezione: la prova nazionale unica (di fatto, un test unico) è in due fasi tra novembre e dicembre del primo semestre del primo anno accademico anziché precedere l’anno accademico. C’è comunque una graduatoria e ci saranno studentesse e studenti che non rientreranno nel numero chiuso e potranno dunque ripiegare su altri corsi affini.
Accesso a medicina, le indiscrezioni del 4 giugno 2025 prima del decreto
Accesso a medicina. Tre test con 31 domande – Secondo nuove indiscrezioni uscite oggi, 4 giugno 2025 sul Corriere della Sera, e raccomandando di restare sempre in attesa della conferma ufficiale – i decreti attuativi –, sono confermate le tre prove di 31 domande ciascuna. Cambierebbe, però, la percentuale di quesiti a risposta multipla: dovrebbero essere 15 per ogni prova. 16, invece, quelle a completamento.
Corsi “di riserva”: quali saranno? Secondo il Corriere si potranno scegliere questi corsi di laurea triennali: Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali; si potrà anche scegliere la magistrale a ciclo unico in Farmacia e Farmacia industriale. Infine, si potranno scegliere alcuni corsi legati alle Professioni sanitarie, come Assistenza sanitaria, Infermieristica, Educazione professionale, Podologia, Ortottica, Terapia occupazionale (dovrebbero essere, in generale, quelli con un rapporto più basso fra le iscrizioni e i posti effettivamente disponibili).
I percorsi in università: gli atenei saranno tenuti a organizzare percorsi formativi specifici per il primo semestre di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Dovranno anche garantire che questi percorsi finiscano entro il 30 novembre 2025, per poi avere autonomia nell’organizzazione didattica che seguirà. Tutti i corsi affini si dovranno adeguare a partire dall’anno accademico 2026-2027.
Ammissione a medicina: cosa sappiamo al 28 maggio 2025?
Il test di Medicina come lo conoscevamo non esiste più. Non si chiamerà nemmeno più “test” ma non ci sono ancora certezze su come si svolgerà. Secondo le anticipazioni pubblicate dal Corriere della Sera il 28 maggio 2025, l’ipotesi che circola con più insistenza al Ministero dell’Università e della Ricerca è questa:
- corsi universitari su chimica e propedeutica biochimica, fisica, biologia per poco più di due mesi
- tre prove, tra novembre e dicembre 2025, in contemporanea in tutta Italia
Anche su Repubblica vengono riportate le medesime modalità.
Medicina 2025: come funzioneranno le prove scritte?
Sempre secondo il Corriere della Sera, le prove scritte dovrebbero essere una per materia (chimica e propedeutica biochimica, fisica, biologia).
Ogni prova scritta conterrà 31 domande.
Di queste, 21 saranno a risposta multipla e 10 a completamento.
Ogni prova scritta durerà 45 minuti.
Le tre prove saranno una dopo l’altra.
⚠️ Tutte queste informazioni sono frutto di indiscrezioni e vanno confermate. I decreti attuativi della riforma dovrebbero essere presentati entro la fine di maggio 2025.
Medicina accesso 2025: la valutazione, i punteggi, i "voti"
Come funzionano le valutazioni? Ogni risposta esatta varrà un punto. Ogni risposta sbagliata, invece, toglierà 0,25 punti. La risposta non data equivale a zero punti. In ciascuna prova, dunque, si potrà arrivare fino a 31 (che equivarrebbe a un 3o e lode), proprio come negli esami universitari. Se non si è soddisfatti del risultato ottenuto, si potranno rifiutare uno o più “voti” e ritentare le prove rifiutate una sola volta e in una seconda data, che dovrebbe essere quindici giorni dopo la precedente.
Il punteggio finale di ciascuna prova verrà sommato per la graduatoria finale.
Bisogna ottenere almeno 18 in ciascuna delle tre prove, ma il 18 non sarà, quasi sicuramente, un punteggio sufficiente per l’ammissione.
Secondo Repubblica, poi, chi sarà ammesso a uno dei 20mila posti a disposizione dovrà poi sostenere gli esami delle tre materie a febbraio del 2026.
Medicina accesso 2025: cosa c'è di sicuro. Il semestre filtro e le materie comuni
Dal 2025, l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria prevede un primo semestre a ingresso libero. Durante questo semestre si seguono corsi universitari su materie scientifiche comuni a livello nazionale (biologia, chimica, fisica), che valgono 6 crediti formativi (CFU) ciascuno.
- chi ottiene i CFU previsti accede alla graduatoria nazionale di merito stilata dal MUR. Solo in base alla sua collocazione nella graduatoria rispetto al numero di posti previsti (verosimilmente con il meccanismo anticipato dal Corriere della Sera) potrà eventualmente proseguire con il secondo semestre. L’assegnazione alla sede universitaria avverrà in base alla posizione in graduatoria e alle preferenze espresse in fase d’iscrizione.
- chi ha ottenuto i CFU ma ha una posizione in graduatoria che non gli consente di proseguire col secondo semestre di medicina, potrà continuare gli studi nel corso di seconda scelta indicato all’atto dell’immatricolazione, purché appartenente all’area sanitaria, biomedica, farmaceutica o veterinaria.
Il cosiddetto “semestre filtro” è a tutti gli effetti un semestre universitario, con corsi ed esami uniformi in tutta Italia.
Il numero rimane chiuso: ci saranno 20mila posti a disposizione.
Ci si potrà iscrivere al semestre filtro fino a un massimo di tre volte.
