Qui vediamo, punto per punto, come funziona esattamente la prova d’esame per superare il semestre filtro di medicina, odontoiatria e veterinaria ed entrare in graduatoria per risultare finalmente iscritti alla facoltà prescelta (in una delle dieci sedi che avrai scelto in fase di iscrizione).

Nuovo Test Medicina: Mettiti alla Prova!
La riforma ha cambiato tutto. Prova in anteprima la prima simulazione completa con 93 quesiti aggiornati al nuovo formato.
Cosa succede dopo il semestre filtro?
Il semestre filtro, secondo il decreto che ha riformato l’accesso alle facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria, si conclude “di norma” il 30 novembre.
Medicina 2025-26: quand’è la prova?
La prova nazionale di medicina 2025-26 non ha ancora date definite. Il primo appello sarà nella seconda metà di novembre, il secondo nella prima metà di dicembre, a distanza di almeno 15 giorni. Entrambi gli appelli si svolgeranno in data unica nazionale, contemporaneamente.
Quanto dura la prova?
45 minuti a materia più 15 minuti di intervallo tra una prova e l’altra. Ci saranno, naturalmente, tempi aggiuntivi consentiti a studentesse e studenti con disabilità, invalidità e DSA. Solo al termine di questi tempi partiranno i 15 minuti di intervallo.

Le basi di chimica per il semestre filtro di medicina
È composto da un manuale di teoria e da una raccolta di esercizi risolti e commentati.
Quali sono le materie della prova
La prova nazionale è divisa in tre sezioni, una per ciascuna delle materie affrontate durante il semestre filtro:
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Biologia
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Fisica
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Chimica e propedeutica biochimica
Come funziona la prova, esattamente?
Ogni sezione comprende 31 domande, per un totale di 93 quesiti. La prova si svolge in presenza, in modalità cartacea, contemporaneamente in tutta Italia.
Due tipologie di domande:
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15 domande a scelta multipla: 5 opzioni di risposta, una sola risposta è corretta.
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16 domande a completamento: richiedono di inserire una sola parola
Come vengono assegnati i punteggi (o voti)?
Le risposte vengono valutate così:
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Risposta corretta: +1 punto
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Risposta sbagliata: –0,25 punti
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Risposta omessa: 0 punti
Il punteggio massimo complessivo è di 93 punti, ma il voto finale verrà espresso in trentesimi, come per un normale esame universitario. Ogni materia riceve un voto da 0 a 30 più la lode in caso le 31 risposte siano tutte giuste.
Qual è il punteggio minimo per passare?
Per poter accedere alla graduatoria finale e concorrere all’ammissione a Medicina, Odontoiatria o Veterinaria, bisogna ottenere almeno 18/30 in tutte e tre le prove. Non basta quindi un buon punteggio complessivo: serve superare tutte le materie. Possiamo già dire anche che, con ogni probabilità, il 18 in tutte e tre le materie non basterà.
Si può rifare la prova?
Sì. Hai a disposizione due appelli nello stesso semestre filtro.
Se non sei soddisfatto del voto, puoi rifiutare il risultato del primo appello e ripetere la prova nel secondo. Puoi rifiutare il risultato di una sola o due materie. In ogni caso, al secondo appello dovrai presenziare per tutta la durata.
E se non passi nemmeno al secondo appello?
Potrai ripetere il semestre filtro, fino a un massimo di tre volte, anche non consecutive.
Come si compila la prova?
Vale la pena di sapere da subito come funziona la prova, secondo le regole stabilite dal ministero.
Penna nera obbligatoria
Devi usare solamente la penna nera fornita dall’università. Niente penne proprie.
Come si risponde alle domande a risposta multipla (15 per materia)?
Ogni domanda ha 5 opzioni di risposta, solo una è corretta. Per rispondere, traccia una X nella casella corrispondente.
⚠️ Puoi correggere solo una volta: per farlo, annerisci completamente la casella che avevi segnato precedente e metti la X in un’altra. Deve esserci una sola risposta marcata con la X alla fine: altrimenti, niente punto.
Come si risponde alle domande a completamento (16 per materia)? C’è uno spazio bianco in cui scrivere la parola mancante in stampatello maiuscolo. La parola è una sola, niente frasi.
⚠️ Anche qui, puoi fare una sola correzione: se cambi idea, annerisci la parola precedente e scrivi la nuova sotto.
Non vuoi rispondere? Devi dirlo! Siccome la risposta non data vale 0 e quella sbagliata vale -0,25, potresti decidere di non rispondere. In questo caso, però, deve essere chiaro che è così. Accanto a ogni domanda c’è un cerchietto: se e solo se vuoi lasciare la risposta in bianco, barralo.
⚠️ Attenzione però: una volta barrato, non puoi più cambiare idea.
Perché è importante seguire alla lettera queste istruzioni?
Perché qualsiasi errore nella compilazione può invalidare la prova. Le risposte sbagliate, doppie o mal segnate non vengono considerate. Anche un errore nel codice delle etichette può compromettere l’associazione tra i tuoi dati e il tuo elaborato. Quindi, attenzione anche alla parte burocratica.
La fine della prova: etichette adesive, codici, firma e consegna
Etichette adesive: attenzione ai codici
Alla fine della prova devi prendere una coppia di etichette adesive con lo stesso codice alfanumerico, che ti fornirà la commissione d’esame. Un’etichetta va sulla scheda anagrafica, l’altra sul modulo risposte.
⚠️ Mettere le etichette correttamente dipende da te, quindi verifica che i codici combacino.
Ultimo passaggio: firma e consegna
Quando hai finito, firmi in fondo alla scheda anagrafica, dichiarando che i dati e i codici sono corretti.
Poi inserisci scheda anagrafica e modulo risposte in due contenitori separati (per questo è molto importante che i codici delle etichette siano identici).
Come ci si prepara alla prova?
Affrontare una prova nazionale dopo tre mesi di corsi universitari, con la consapevolezza che da quell’esito dipenderà l’ammissione a medicina, odontoiatria o veterinaria, non è una passeggiata. Serve preparazione vera, serve metodo, e serve anche saper gestire incertezza, pressione e aspettative, cercando di non sentirsi troppo sotto pressione. Più facile a dirsi che a farsi, lo sappiamo. Ecco sette consigli realistici per chi vuole arrivare pronto alla prova finale del semestre filtro.
1. Parti dallo studio delle basi
Dovrai seguire le lezioni delle tre materie, obbligatoriamente. Non inseguire la complessità. Parti da ciò che davvero serve sapere. I programmi precisi di chimica, fisica e biologia (i syllabus) verranno definiti a livello ministeriale, ma già ora puoi lavorare sulle fondamenta. Studia con materiale affidabile. Non puntare solo alla memorizzazione: cerca di capire. È la comprensione profonda che fa la differenza, soprattutto nella prova a completamento.
2. Allena il ragionamento, non solo la memoria
Le domande non ti chiederanno di riscrivere la definizione del pH o la formula dell’accelerazione. Ti metteranno davanti a situazioni da decodificare, grafici da leggere, meccanismi da collegare. Allenati a fare ragionamento scientifico, anche se sei sotto stress. Soprattutto se sei sotto stress. Fatti domande mentre studi: perché? cosa succede se? cosa collega questa parte con quell’altra?
3. Fai esperienza. Simula, sbaglia, correggi, ripeti
Fai prove simulate complete, con timer, in sequenza, rispettando tempi e modalità. Crea le condizioni vere: niente cellulare, niente appunti. Solo tu, le domande e il tempo che scorre. Poi correggi con onestà, ricostruisci gli errori e annota cosa hai sbagliato e perché. Chi arriva alla prova avendo già fatto 5 o 6 simulazioni complete parte con un vantaggio mentale enorme perché hai fatto esperienza: ha già vissuto quella situazione.
4. Prenditi sul serio sulle domande a completamento
Le domande a completamento sembrano “facili”, ma non lo sono. Ti chiederanno di inserire una parola precisa, una sola, in uno spazio vuoto. E devi scriverla in stampatello maiuscolo, senza errori. Non puoi cambiare idea mille volte. Hai una sola possibilità di correzione. Allenati alla sintesi, alla chiarezza e alla precisione. Fai esercizio su domande strutturate in questo formato.
Saper scegliere le parole giuste è (anche) una questione di attenzione e allenamento.
5. Costruisci un piano: studiare non è sopravvivere
Serve organizzazione. Ti bastano carta e penna o una tabella digitale. Dividi le settimane per materia, assegna giorni a teoria, giorni a esercizi, giorni a simulazioni. Lasciati spazi di recupero e di riposo.
6. Chiedi aiuto, cerca confronto, costruisci rete
Hai dubbi su un argomento? Non capisci una formula o un meccanismo molecolare? Studia in gruppo e confrontati: a patto che non si trasformi in una gara d’ansia o in una chat da sfogo, studiare in gruppo aiuta. Il confronto ti permette di vedere le cose da più angolazioni e fissa meglio i concetti.
7. Non trascurare la testa
Studiare tanto serve. Ma non serve a nulla se lo fai in apnea. La lucidità si costruisce dormendo bene, mangiando abbastanza, respirando, facendo pause vere. Non sei una macchina. E il semestre filtro non è una corsa a chi si brucia prima.
Ci saranno giorni no, momenti di sconforto, confusione. È normale: accettalo, fermati. riparti.
Fai sport, passeggia, ascolta musica, parla con qualcuno. Chi arriva alla prova avendo curato anche il proprio equilibrio mentale, ha davvero più chance di farcela.
