Le tappe dell’orientamento: dalle medie all’università e oltre

Scegliere cosa studiare o che lavoro fare è un momento chiave nella crescita di ognuno di noi. Dai primi dubbi in terza media alle riflessioni più complesse all’università, avere accanto professionisti, familiari e insegnanti è fondamentale per non prendere decisioni affrettate.

di Alpha Orienta
13 maggio 2025
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Orientarsi in terza media: la prima grande scelta

Ogni fase della formazione ha bisogno di strategie pensate appositamente, che mettano insieme i desideri, le richieste del mondo del lavoro e le competenze che abbiamo accumulato con l’esperienza e gli studi. Vediamo insieme tre momenti fondamentali: il passaggio dalle medie alle superiori, la fine delle superiori e lo sguardo verso l’università o altri percorsi dopo il diploma, porta d’accesso al lavoro.

Verso la fine delle medie, iniziamo a chiederci quale sia la strada migliore per coltivare le nostre inclinazioni e i nostri talenti. Scegliere le superiori è il primo passo concreto per definire un progetto per il futuro, perché ci mette davanti a diverse opzioni: licei, istituti tecnici, professionali. Qui, il ruolo degli insegnanti e il confronto con la famiglia sono un punto di riferimento prezioso. Le scuole organizzano spesso incontri e “open day”, utili per toccare con mano programmi e attività. Test specifici e colloqui personali possono aiutarci a capire meglio le nostre capacità: siamo più portati per le materie umanistiche, quelle scientifiche o magari per attività più pratiche? Con una guida attenta, l’ansia per il cambiamento diminuisce e possiamo iniziare la nuova scuola con più serenità.

Orientarsi alla fine delle superiori: un bivio importante

Se la terza media è un punto di svolta, la quinta superiore è un altro incrocio decisivo. Quando si arriva alla fine delle scuole superiori le strade possibili da scegliere sono tante, con la biforcazione università/lavoro davanti a tutte. In questa fase è piuttosto normale vivere un po’ di incertezze. I servizi di consulenza scolastica possono offrire colloqui individuali, test attitudinali e momenti di gruppo per aiutarci a fare chiarezza. Alcune scuole propongono anche stage o esperienze di alternanza scuola-lavoro: occasioni d’oro per mettere alla prova le nostre inclinazioni sul campo. La famiglia resta importante, ma è fondamentale anche imparare a prendere decisioni in autonomia, sviluppando spirito critico e responsabilità.

Orientarsi dopo il diploma: università e altre strade

Come si diceva sopra, l’esame di maturità spalanca varie possibili porte: dall’università alle scuole di specializzazione fino al tentativo di entrare da subito nel mondo del lavoro, una scelta molto più frequente in passato che non oggi. A questo punto la domanda da porsi è se approfondire le conoscenze già acquisite a scuola o “buttarsi” a esplorare nuovi campi, magari attraverso percorsi più pratici. Le università organizzano open day, laboratori e incontri con tutor per spiegare piani di studio, sbocchi lavorativi e come iscriversi. Così, possiamo valutare meglio se un corso fa davvero al caso nostro. Per chi preferisce un approccio meno teorico e più concreto, ci sono invece percorsi post-diploma che collegano direttamente studio e lavoro, con stage e apprendistato.

In conclusione: un supporto che fa la differenza, passo dopo passo

In ogni passaggio, dalle medie fino alle scelte dopo il diploma, avere accanto persone competenti fa davvero la differenza. Insegnanti, counselor, psicologi, insieme alla famiglia, possono offrire punti di vista diversi, indispensabili per non fare scelte impulsive. Il punto fondamentale è essere capaci di ascoltare e interpretare le motivazioni più profonde, quelle che arrivano da “dentro”. Ogni tappa del percorso formativo richiede fatica ma è anche un’occasione per metterci alla prova, autovalutarci e fare esperienza da usare nelle prove che ci riserva il futuro. Di sicuro individuare la giusta direzione è il primo passo per costruire un futuro soddisfacente, magari da aggiustare un po’ alla volta, ma già modellato sulle nostre aspettative.

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Capire cosa fare dopo il diploma è una delle domande più grandi, più complesse, più urgenti — e più trascurate. La scuola spesso si concentra su voti e materie, ma raramente ci aiuta a capire davvero cosa ci muove dentro, in cosa siamo bravi, quali strade potremmo percorrere. E allora ci ritroviamo alla fine del quinto anno con una scelta davanti — e poche mappe in mano. Ma oggi, per fortuna, abbiamo qualche strumento in più.

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Come scegliere la scuola superiore: criteri e fattori da considerare

Scegliere la scuola secondaria di secondo grado (o “scuola superiore”, come si diceva una volta) non è solo decidere “dove andare dopo le medie”. È un passaggio che mescola desideri, dubbi, possibilità. Spesso si sente dire che è “una scelta importante, ma non definitiva” – ed è vero. Ma proprio perché non è definitiva, può e deve essere fatta con cura. Qui esploriamo i criteri da tenere a mente, evitando risposte facili e ricette universali.

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Il ruolo della famiglia nell’orientamento: come accompagnare senza sostituirsi

Quando un ragazzo o una ragazza si trova davanti a una scelta scolastica importante – come quella delle superiori – c’è spesso un sentimento che serpeggia anche se non si dice: la paura di sbagliare. La loro, ma anche quella dei genitori. E allora ecco che, nel tentativo di “aiutare”, si finisce a indicare, a suggerire, a correggere. Senza volerlo, si rischia di togliere spazio invece di offrirlo.