Il 28 ottobre 2025 il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di misure pensato per rendere più sicuri i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), l’ex alternanza scuola-lavoro.
Si tratta di un intervento atteso da tempo, nato per evitare che esperienze formative si trasformino in situazioni di pericolo.
La decisione prevede lo stop ai tirocini scolastici in attività ad alto rischio, l’estensione dell’assicurazione agli infortuni durante il tragitto casa-lavoro, e un rafforzamento dell’educazione alla sicurezza nelle scuole.
“L’esperienza scuola-lavoro deve essere un’occasione di crescita, non di rischio”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, sottolineando la volontà del governo di “garantire ai ragazzi esperienze di formazione in piena sicurezza”.
Le novità principali del provvedimento
Le nuove regole puntano a prevenire incidenti e a rafforzare la tutela degli studenti impegnati nei percorsi scuola-lavoro.
Ecco i punti più importanti:
- Divieto di mansioni ad alto rischio – Le scuole non potranno più stipulare convenzioni con aziende che prevedano l’impiego di studenti in lavorazioni pericolose. Vietati i compiti che comportano l’uso di macchinari complessi, lavori in quota, o altre attività con elevato tasso di infortuni.
L’obiettivo è chiaro: evitare che un’esperienza formativa possa trasformarsi in un rischio per la salute o la vita degli studenti. - Copertura assicurativa estesa al tragitto casa-lavoro – La tutela Inail ora si applicherà anche agli spostamenti da casa al luogo di stage e viceversa. Finora, l’assicurazione copriva solo gli incidenti avvenuti durante le ore di tirocinio. Con la nuova norma, anche eventuali infortuni nel percorso di andata o ritorno rientreranno nella copertura.
- Più educazione alla sicurezza nelle scuole – Il decreto prevede un potenziamento della formazione sui temi della salute e della sicurezza, integrandola nell’insegnamento di educazione civica. L’INAIL sarà coinvolto direttamente con progetti, campagne informative e materiali didattici per promuovere una vera cultura della prevenzione.
- Sostegno alle scuole delle isole minori – È previsto un disegno di legge per valorizzare il lavoro dei docenti nelle realtà più isolate, introducendo punteggi aggiuntivi nelle graduatorie per chi presta servizio nelle isole minori. Una misura che mira a contrastare la carenza cronica di personale e a garantire continuità didattica agli studenti di quei territori.
Un provvedimento nato da tragedie e richieste di cambiamento
L’intervento del governo arriva dopo anni di dibattiti, manifestazioni e – soprattutto – di tragedie che hanno scosso il Paese.
Tra il 2022 e il 2023 tre giovani studenti, Lorenzo Parelli, Giuseppe Lenoci e Giuliano De Seta, persero la vita durante esperienze di PCTO in azienda.
Tre storie diverse, accomunate da un’unica domanda: quanto è sicuro per un minorenne lavorare in contesti produttivi reali?
La morte di Lorenzo Parelli, schiacciato da una trave d’acciaio in un’officina meccanica in Friuli, segnò un punto di non ritorno. Pochi mesi dopo, Giuseppe Lenoci morì in un incidente stradale durante un’attività di PCTO nelle Marche, e Giuliano De Seta fu travolto da una lastra metallica in Veneto.
Da allora, secondo i dati Inail, si sono contati altri quattro studenti deceduti e circa seicento infortuni tra chi partecipava a percorsi di scuola-lavoro.
Questi numeri, per quanto riferiti a un bacino molto ampio, hanno aperto una riflessione collettiva.
Studenti, famiglie, docenti e sindacati hanno chiesto a gran voce una riforma dei PCTO: esperienze più sicure, più seguite, realmente formative.
Da quella spinta nacque anche la Carta di Lorenzo, promossa dai genitori di Parelli insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia e ad altre realtà civiche, per chiedere una “nuova alternanza” basata su qualità, sicurezza e responsabilità condivisa tra scuola e impresa.
La formazione come leva di prevenzione
Il decreto non si limita a vietare certe attività, ma prova a costruire una cultura nuova della sicurezza.
L’idea è semplice e ambiziosa: formare i ragazzi prima che entrino in azienda.
Per questo, l’INAIL lavorerà insieme al Ministero dell’Istruzione e agli istituti scolastici per organizzare corsi, incontri, materiali didattici e testimonianze che rendano concreta la consapevolezza del rischio.
L’educazione alla sicurezza, inserita da marzo 2025 nei programmi di educazione civica delle superiori, diventerà ora una parte strutturale del percorso formativo.
Non un’aggiunta, ma una competenza chiave: sapere come prevenire incidenti, riconoscere situazioni pericolose, e segnalare ciò che non va.
È un cambio di prospettiva: la sicurezza non come obbligo burocratico, ma come diritto e responsabilità condivisa.
Un segnale anche per le scuole più fragili
Il provvedimento include anche una misura dedicata al personale delle scuole delle isole minori, dove il reclutamento è spesso difficile.
Gli insegnanti che accetteranno incarichi in questi contesti riceveranno punteggi aggiuntivi nelle graduatorie, così da incentivare la permanenza e riconoscere il valore di chi lavora in condizioni complesse.
Un segnale di attenzione a tutto il sistema scolastico, non solo a chi partecipa ai PCTO.
Verso percorsi scuola-lavoro davvero formativi
Con queste novità, l’obiettivo è chiudere una stagione di ambiguità.
Il PCTO deve tornare a essere ciò che doveva essere fin dall’inizio: un’esperienza educativa, non una simulazione del lavoro, né tantomeno un rischio da correre per “fare esperienza”.
La sicurezza, la preparazione dei tutor, il monitoraggio costante e il coinvolgimento delle famiglie diventano elementi centrali per rendere i percorsi davvero utili e protetti.
Le scuole e le aziende dovranno adeguare rapidamente le proprie convenzioni: non sarà più possibile inserire studenti in attività potenzialmente pericolose, e ogni esperienza dovrà essere supervisionata e coerente con il percorso formativo.
Il messaggio politico e civile è chiaro: nessuna esperienza formativa può valere quanto una vita.
La strada tracciata dal decreto del 28 ottobre segna un cambio di passo.
Se verrà applicato con serietà, potrà restituire ai PCTO la fiducia perduta e aprire una nuova fase, in cui la crescita e la sicurezza degli studenti vadano finalmente nella stessa direzione.









