Laurea scientifica: come scegliere tra matematica, fisica, chimica e scienze naturali

Tra passione e futuro, come scegliere la laurea scientifica più adatta: una guida pratica per orientarsi tra matematica, fisica, chimica e scienze naturali.

di Alpha Orienta
1 agosto 2025
1 MIN READ

Orientarsi nel mondo universitario non è una passeggiata. Tra aspettative personali, consigli familiari e informazioni sparse, capire quale corso fa davvero per sé richiede tempo e metodo. Quando si parla di laurea scientifica, poi, entra in gioco anche un certo timore reverenziale: materie complesse, voti temuti, esami tosti. Ma la verità è che, se affrontata con consapevolezza, una laurea scientifica può aprire percorsi formativi appassionanti e strade professionali solide.

In questo articolo proviamo a mettere ordine: quali sono i corsi più classici? Quali le prospettive occupazionali? Dove si trovano le informazioni affidabili? E soprattutto: come capire se una laurea scientifica è la scelta giusta?

Quattro strade possibili (più qualche variante)

L’area scientifica “pura” – quella che non sfocia subito in ambiti applicati come ingegneria o medicina – si muove su quattro assi principali: matematica, fisica, chimica, scienze naturali. A questi si aggiungono discipline affini come biologia e geologia, ma restiamo concentrati sulle quattro colonne portanti.

Matematica è per chi ama ragionare in astratto, cercare eleganza nei numeri, costruire modelli che spiegano la realtà. Si parte con analisi, algebra, geometria, si passa per statistica, calcolo numerico, un po’ di informatica. È una formazione di metodo, che allena alla logica e alla precisione. Quasi tutti i laureati triennali proseguono con la magistrale.

Fisica è la scienza che prova a dare un senso al mondo – dalla caduta di una mela al comportamento delle particelle subatomiche. I primi anni sono dedicati alla meccanica, all’elettromagnetismo, alla termodinamica. Poi arrivano la relatività, la quantistica, l’ottica, e via via le specializzazioni. È un corso tosto, ma sa dare soddisfazioni profonde a chi ama la ricerca e il ragionamento teorico.

Chimica mette al centro le trasformazioni della materia. Si studiano gli atomi, le reazioni, la composizione delle sostanze, e si passa molto tempo nei laboratori. È una scienza concreta, utile all’industria, alla salute, all’ambiente. Il percorso è molto bilanciato tra teoria e pratica.

Scienze naturali è il regno degli ecosistemi, della biodiversità, dei processi biologici e geologici. Ha un approccio più trasversale, meno tecnico: unisce zoologia, botanica, ecologia, geologia, un po’ di chimica e fisica. È adatta a chi sogna di lavorare nella tutela dell’ambiente, nella divulgazione scientifica o nella didattica.

I numeri: quanti si iscrivono, quanti trovano lavoro

In Italia, i corsi di laurea scientifica attirano ogni anno migliaia di studenti. Matematica e fisica raccolgono attorno ai 2.000 immatricolati l’anno ciascuna, chimica qualcosa di più, scienze naturali è più di nicchia. A livello europeo, la media di laureati STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) è più alta della nostra: secondo Eurostat, in Italia solo 16,4 giovani ogni 1.000 completano una laurea scientifica. La media UE è sopra i 21. È un dato che racconta qualcosa.

Anche sul fronte del genere c’è un gap evidente: le donne sono meno del 30% in matematica e fisica, ma diventano maggioranza in chimica e scienze naturali.

E dopo la laurea? I dati AlmaLaurea parlano chiaro. Chi completa un percorso magistrale in matematica, fisica o chimica ha tassi di occupazione tra l’85% e il 95% a cinque anni dal titolo, spesso con contratti stabili e stipendi superiori alla media nazionale. Matematica porta spesso a ruoli nell’analisi dati, nello sviluppo software, nella consulenza tecnica. Fisica apre anche alle carriere nella ricerca, nella finanza, nella fisica medica. Chimica è una delle lauree più versatili a livello industriale. Scienze naturali ha numeri più bassi, ma forma professionalità utili nei parchi, nei musei, nelle agenzie ambientali. Una laurea scientifica, insomma, può voler dire lavoro qualificato e duraturo – a patto di reggere l’impegno iniziale.

Come si accede

Tutti i corsi citati sono a accesso libero, ma richiedono un test di ingresso orientativo: in genere si tratta del TOLC-S, somministrato da CISIA. Il test verifica competenze in matematica, logica, scienze, comprensione del testo. Superarlo non è obbligatorio per entrare, ma aiuta a evitare debiti formativi. Alcune sedi usano anche test locali o colloqui.

Per chi arriva da un liceo scientifico il salto è impegnativo ma gestibile. Chi proviene da altri indirizzi dovrebbe considerare un piccolo ripasso estivo, magari con una preparazione ad hoc. Il test TOLC si può sostenere più volte, e serve anche per valutare se si è davvero pronti ad affrontare una laurea scientifica.

Come capire se è la scelta giusta

Una laurea scientifica richiede impegno costante, metodo di studio, voglia di mettersi alla prova. Non serve essere geni in matematica o sapere già tutto: serve curiosità, tenacia, capacità di affrontare problemi complessi. Per capire se è la propria strada, meglio non basarsi solo sulle impressioni. Alcuni strumenti utili:

  • Questionari come quello di Alphatest, basati sui profili reali degli studenti universitari
  • Summer school organizzate da università pubbliche e private, da Normale e Sant’Anna fino a Ca’ Foscari e Bicocca
  • Open Day: eventi, webinar, laboratori aperti. Incontri in cui fare domande vere a docenti e tutor
  • Testi specifici per una formazione mirata

Spesso si scopre che una disciplina solo immaginata come “difficile” è invece entusiasmante. Altre volte, si capisce che quella materia affascina…ma solo da spettatori.

Studiare all’estero, anche solo per un po’

Chi sceglie una laurea scientifica ha più opportunità di mobilità internazionale rispetto alla media. Il programma Erasmus+ permette di studiare uno o due semestri in un altro Paese europeo con borsa di studio e riconoscimento degli esami. Alcuni corsi hanno doppio titolo con università estere. E chi desidera iscriversi direttamente fuori Italia trova, soprattutto nel Nord Europa, corsi scientifici in inglese a costi accessibili.

L’esperienza internazionale è sempre più apprezzata anche dal mondo del lavoro. Aiuta a sviluppare autonomia, migliorare la lingua, fare network. Non serve andarci subito: spesso basta iniziare a pensarci con largo anticipo.

Una scelta formativa, non solo professionale

Una laurea scientifica non è solo un biglietto da visita per entrare nel mondo del lavoro. È un modo per formarsi come cittadine e cittadini consapevoli. Studiare matematica abitua alla logica e all’essenzialità. La fisica insegna che dietro i fenomeni c’è un ordine, o almeno un tentativo di spiegarlo. La chimica mostra che tutto è relazione, trasformazione. Le scienze naturali aiutano a cogliere l’equilibrio del vivente, le connessioni tra ambiente e società.

Essere laureati in matematica o in scienze biologiche è importante allo stesso modo che essere laureati in filosofia o lettere. È un’evidenza che va oltre il lavoro: è l’idea che il sapere scientifico sia a pieno titolo sapere culturale, e che avere più scienza in circolo aiuti una società a non cedere alle semplificazioni.

Perché scegliere puntare a una laurea scientifica

Scegliere una laurea scientifica non è per tutti, ma non è affatto riservato a pochi eletti. È una scelta che va ponderata con serietà, sostenuta da buone informazioni, e accompagnata da un po’ di fiducia nei propri mezzi. Non promette miracoli, ma costruisce competenze che servono davvero. E soprattutto, forma persone capaci di porsi domande, di cercare risposte, di contribuire a una comprensione più profonda e più vera del mondo in cui viviamo.

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