Scegliere l’università non è (solo) scegliere cosa fare
Quando ti dicono “scegli l’università”, spesso quello che ti arriva è una lista di nomi, test, sigle, classifiche. Ma scegliere dove e cosa studiare non è come fare la spesa. È un processo che tocca domande più grandi, e più scomode:
Chi voglio diventare? In quale ambiente riesco a dare il meglio? Cosa mi fa davvero stare bene quando studio?
Nessuna guida può decidere al posto tuo. Ma possiamo aiutarti a guardare nella direzione giusta, facendoti spazio tra i mille indicatori, raccontandoti cosa significa davvero vivere dentro un ateneo – e soprattutto: come si legge, oggi, la parola “orientamento”
Scegliere l'università: quattro lenti per "leggere" la scelta
Ognuno ha il proprio modo di decidere. C’è chi cerca la città dei sogni, chi punta alla laurea che “fa trovare lavoro”, chi ha già deciso a 14 anni, chi brancola nel buio a giugno dell’anno decisivo. Per provare a fare chiarezza, ti proponiamo quattro lenti attraverso cui osservare le opzioni:
📏 Dimensione dell’ateneo
🧭 Servizi e supporti
📊 Reputazione e dati occupazionali
🌍 Città universitaria e qualità della vita
Ognuna di queste dimensioni influisce sul tuo percorso in modo diverso. Non esiste la combinazione perfetta per tutti. Ma esiste la combinazione che funziona per te, adesso.
Quant’è grande l’università (e perché importa)
Le università italiane si dividono – in modo un po’ scolastico ma utile – in:
-
Mega-atenei (oltre 40.000 iscritti: Bologna, Sapienza, Napoli Federico II…)
-
Grandi atenei (20.000–40.000: Torino, Padova, Pavia…)
-
Medi e piccoli atenei (sotto i 20.000: Trento, Urbino, Camerino…)
Cosa cambia?
In un mega-ateneo troverai una marea di corsi, biblioteche, laboratori, progetti internazionali, ma anche code, burocrazia e spazi affollati. Se sei una persona autonoma e ti piace navigare da sola, è un buon posto. Ma se hai bisogno di essere seguito da vicino, rischi di perderti.
Nei piccoli e medi atenei c’è più prossimità con i docenti, gruppi ristretti, tutorato personalizzato. Si crea comunità, ci si conosce per nome. Ma magari non c’è il corso di nicchia che volevi, o serve spostarsi per la magistrale.
C’è anche da chiedersi: l’università è tutta in un campus o sparsa in città? Le “università diffuse” (come Torino o Roma) ti immergono nel tessuto urbano. I campus (come in Calabria o l’università dell’Insubria) creano un ecosistema più chiuso, ma anche più intenso.
Domande utili da farti:
-
Ti trovi meglio in ambienti grandi o raccolti?
-
Ti serve sentirti seguito/a o preferisci cavartela da solo/a?
-
Sei disposto/a a spostarti in una città meno nota se il corso è davvero giusto per te?
Quali servizi offre l’università
Molti scelgono un’università per il nome del corso. Ma poi si ritrovano senza aula studio, senza alloggio, senza aiuto quando le cose vanno male. I servizi fanno la differenza tra sopravvivere e crescere.
💬 Orientamento in ingresso e tutorato
Ci sono atenei che accolgono le matricole con sportelli dedicati, incontri con tutor (studenti esperti), guide interattive. Altri che ti danno il libretto e… arrangiati. Cerca di capire come ti accompagnano nei primi mesi, quando tutto è nuovo e un po’ spaventoso.
📖 Biblioteche, spazi studio, laboratori
Quante biblioteche ci sono? Sono aperte la sera? Ci sono spazi informali per studiare con altri? I laboratori sono accessibili o solo per chi ha media 30? Queste domande valgono più di quanto pensi.
🏠 Alloggi e mense
Se sei fuori sede, sapere che c’è una residenza universitaria accessibile o un contributo affitto può salvarti. I posti letto sono pochi, i bandi escono a luglio. Informati per tempo sul sito dell’ente regionale per il diritto allo studio (tipo EDISU, LazioDisco, ER-GO…).
🧠 Supporto psicologico e inclusione
Molte università offrono counseling gratuito, percorsi di ascolto, supporto DSA. Non è un “plus”. È un diritto. E sapere che c’è qualcuno pronto ad ascoltarti può cambiare il modo in cui vivi l’università.
🔁 Job placement e tirocini
Vuoi capire se, dopo la laurea, ci sono possibilità? Guarda quanti tirocini attiva l’ateneo, se ci sono Career Day, se ha rapporti con aziende del settore. Più reti ha l’università, più sarà semplice costruire la tua.
La reputazione dell’università
Le classifiche esistono. Quelle nazionali (CENSIS, ANVUR), quelle internazionali (QS, THE). Dicono qualcosa, ma non tutto.
Sì: è utile sapere che Bologna ha ottimi risultati nei ranking globali.
Sì: è interessante che Trento o Pavia abbiano indici di qualità alti per servizi.
Ma: anche un piccolo ateneo poco conosciuto può offrire un corso eccellente, in un ambiente dove ti senti visto.
Un dato da guardare bene? Quello di AlmaLaurea, che ogni anno racconta cosa fanno i laureati dopo 1, 3, 5 anni.
-
Il 92% dei laureati magistrali trova lavoro entro 5 anni
-
I corsi STEM (ingegneria, informatica, scienze) hanno tempi più brevi
-
Ma anche chi esce da Lettere o Filosofia trova lavoro: solo che serve più tempo e visione ampia
Cerca i dati specifici del corso che ti interessa. Non basta sapere che “Ingegneria va bene”: che ingegneria? Dove? Con che curriculum?
La città universitaria: il 50% della tua esperienza
Studiare è una cosa. Vivere in un posto per 3 o 5 anni è un’altra. A volte l’università è giusta, ma la città sbagliata. E viceversa. Ecco perché vale la pena guardare bene anche qui anche qui.
💸 Costo della vita
Nel 2024 una stanza singola a Milano costa in media 750 € al mese. A Napoli 420. A Catania 280.
Sommaci trasporti, libri, spese. E poi verifica se ci sono borse, contributi, mense. Sui siti degli atenei e degli enti regionali trovi tutto.
🚆 Mobilità
Città grandi = trasporti capillari ma lenti. Città medie = più agili ma magari meno collegate con casa tua.
Se sei pendolare, occhio agli orari dei treni. Se sei fuori sede, verifica la rete di bus, metro, piste ciclabili.
🎭 Cultura, relazioni, ritmo di vita
Milano: mille eventi, frenesia, stimoli.
Bologna: comunità studentesca vivace, attiva.
Trento: qualità della vita, servizi, quiete.
Camerino: una città che è un’università.
Non c’è un “meglio”. C’è il tuo meglio.
Vuoi una città “tutto incluso” o un posto dove inventarti le cose?
🧑💻 Lavoro e tirocini
Se vuoi fare stage, avere contatti con aziende, scoprire settori nuovi: la città conta. Milano e Roma offrono più opportunità. Ma anche città medie con distretti forti (es. Parma, Modena, Trieste) sono connesse al lavoro locale. Verifica se l’università collabora col tessuto produttivo della città.
Scegliere l’università: come trovare informazioni (e evitare le bufale)
Alpha Orienta è qui per aiutarti, per ascoltare le tue domande e i tuoi dubbi e per cercare insieme risposte. Ma è anche importante seguire le informazioni dei siti ufficiali e informarsi direttamente alla fonte.
- Universitaly – Il sito ufficiale del MUR. Trovi tutti i corsi universitari in Italia, divisi per area, città, modalità. È la mappa base.
- Siti degli atenei – Ogni corso ha una pagina ufficiale: leggi il piano di studi, guarda gli esami, cerca i regolamenti. Se non è chiaro, scrivi alla segreteria didattica (ti rispondono).
- Open Day e lezioni aperte – Non basta leggere e stare online: se puoi vai di persona. Ascolta una lezione, parla con un tutor, guarda i volti. È lì che capisci se è il tuo posto.
E se sbaglio a scegliere?
Succede. Ogni anno migliaia di studenti cambiano corso o ateneo. Non è un fallimento. È parte del processo. L’orientamento non è una scelta giusta al primo colpo: è capacità di aggiustare la rotta. E per farlo, servono strumenti, non colpe.
Orientarsi non è una checklist, è un percorso
Scegliere l’università non è spuntare una casella. È entrare in una fase nuova della vita, con responsabilità, libertà, domande.
Non sei solo/a. Esistono servizi, persone, strumenti per aiutarti. Ma devi cercarli, usarli, farli tuoi.
Chiedi. Leggi. Visita. Cambia idea.
E ricordati: non stai scegliendo cosa fare. Stai iniziando a capire chi vuoi essere.
